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Cybersecurity, Enisa: ‘la condivisione delle informazioni è la chiave contro le vulnerabilità’

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Secondo l'Enisa, la standardizzazione delle informazioni svolge un ruolo chiave nel processo di raccolta delle informazioni sulle vulnerabilità informatiche. E' possibile scaricare il report all'interno dell'articolo.

La condivisione delle informazioni sulle vulnerabilità consente di prendere decisioni adeguate per valutare i rischi legati alla sicurezza informatica.

Lo dice l’Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e dell’informazione (Enisa) nel report pubblicato ieri The State of Cybersecurity Vulnerabilities 2018-2019.

La relazione dell’agenzia europea, che include il contributo degli esperti CERT-UE e di esperti di sicurezza informatica, evidenzia il lavoro che è stato inizialmente prodotto nel 2016 quando l’Enisa ha pubblicato il primo report sulle vulnerabilità.

Enisa: il report

Da allora, si legge nel report, l’ecosistema della vulnerabilità è notevolmente cambiato. Gli sviluppi positivi sono associati a maggiori sforzi nel raccogliere informazioni più accurate e coerenti sulle vulnerabilità, la loro gravità, gli exploit e gli attacchi associati, nonché il potenziale impatto e la complessità.

Uno dei punti chiave del report è la standardizzazione delle informazioni, che, secondo l’Enisa, svolge un ruolo chiave nel processo di raccolta delle informazioni sulle vulnerabilità semplificando la condivisione dei dati sulle minacce e la gestione dei rischi.

Lo studio Enisa

Lo scopo del rapporto è quello di fornire una panoramica delle opportunità e dei limiti che offre l’ecosistema di vulnerabilità.

Utilizzando le vulnerabilità pubblicate durante l’anno del 2018 e il Q1-Q2 del 2019, il report tenta di andare oltre l’analisi esplorativa standard, che è ben spiegata dai white paper e dai report del settore e tenta invece di rispondere a domande relative all’affidabilità, all’accuratezza delle fonti di vulnerabilità e alle metriche di valutazione.

Top 10 dei rischi in Italia per le aziende

Secondo i dati della nona edizione dell’Allianz Risk Barometer 2020, la consapevolezza della minaccia informatica è cresciuta rapidamente negli ultimi anni, spinta dalle aziende che si affidano sempre più ai dati e ai sistemi IT e da una serie di importanti incidenti.

In Italia ad esempio, i rischi maggiormente percepiti dalle aziende sono l’interruzione di attività, al primo posto con il 51% delle risposte, seguita dai rischi informatici (49%, in crescita rispetto al 38% del 2019).

Per approfondire

  • Per scaricare il report completo “The State of Cybersecurity Vulnerabilities 2018-2019” clicca qui.