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Cybersecurity, nelle PMI si cercano 2,5 milioni di esperti (che non si trovano)

Il cybercrime potrebbe diventare una grande opportunità di carriera per tutti i professionisti del settore, ma anche un’importante sfida per le aziende che dovranno saper affrontare questa carenza di personale qualificato. A correre i rischi maggiori non sono solamente le multinazionali, ma anche le piccole e medie imprese italiane.

A sostenere questa tesi, come riportato dal Sole 24 Ore, è Gianni Fenu, prorettore Ict dell’Università di Cagliari intervenuto in occasione dell’evento “Cybersecurity, la sfida della sicurezza: il prossimo livello” di Cagliari, promosso da Digital innovation hub Sardegna e Nòva24: Il settore più a rischio è quello delle piccole e medie imprese – dice Fenu – meno quello finanziario.

Ne è convinto Paolo Prinetto, direttore del CIni, che oltre a spiegare il ruolo del Comitato Nazionale per la ricerca in cybersecurity nell’ecosistema nazionale ricorda che legata alla Cybersecuritymanca una forza lavoro di due milioni e mezzo di figure” e non a caso è stata lanciata una campagna di scouting tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 23 anni.

5 punti cardine per attirare professionisti qualificati in materia di Cybersecurity

Wyser, azienda di selezione del personale, ha recentemente realizzato e redatto una strategia rivolta alle aziende che riconoscono la rilevanza della sicurezza cibernetica e vogliono coltivare talenti al proprio interno, data l’assenza delle figure nel mondo lavorativo. Ecco i consigli per le aziende:

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