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Cybersecurity: dall’attacco alla Sony a quello in Ucraina. Lezioni per il futuro

Dall’attacco alla Sony nel 2014 fino al recente attacco avvenuto lo scorso dicembre in Ucraina in una centrale elettrica, lasciando per circa 6 ore più di 80mila persone senza elettricità, è davvero cambiata la percezione della cyber sicurezza? E se si, quali lezioni dobbiamo apprendere per il futuro?

Secondo la rivista Fortune l’attacco ai danni della Sony, alla fine del 2014, è stato un punto di non ritorno per molte aziende, che hanno cambiato drasticamente la loro policy per quanto riguarda la sicurezza informatica. Ad ogni modo, però, questo cambiamento è stato spesso momentaneo e fatto con molta leggerezza, non prendendo le giuste misure di precauzione. L’attacco alla centrale elettrica in Ucraina dello scorso dicembre, ad esempio,  ne è stata la prova più evidente.

Quello, infatti, che la maggior parte delle aziende sembrano non ‘afferrare’ quando si parla di cyber security sono i rischi  ai quali si è esposti ogni giorno senza saperlo, ma soprattutto, il fatto che qualsiasi PMI in media non abbia un sistema di sicurezza adeguato, consente anche ad hacker (non necessariamente professionisti ndr.) di accedere senza troppe difficoltà nei propri sistemi operativi.

Sempre secondo un video reportage di Fortune, un esempio noto è quello del 2014 alla Sony Pictures,  un attacco che  è stato considerato come “non particolarmente sofisticato”, e che anche “uno studente universitario con buone capacità informatiche” sarebbe stato in grado di fare.

Tutto questo, quindi, ci porta ad apprendere delle  importanti lezioni per il futuro della sicurezza informatica della propria azienda.

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