Il progetto

Cybercrime, la nuova task force Ue parte a settembre

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La nuova Joint Cybercrime Action Taskforce sarà composta da investigatori di diversi paesi Ue e si concentrerà nella lotta congiunta transfrontaliera a botnet, trojan bancari e attività illecite nel darknet.

Una nuova task force europea contro il cybercrime, per mettere a fattor comune le capacità investigative di diversi paesi dell’Ue contro le minacce informatiche che colpiscono il Vecchio Continente. Questo il senso del progetto pilota di sei mesi che partirà il primo settembre, denominato J-CAT (Joint Cybercrime Action Taskforce),che sarà guidato dalla National Crime Agency britannica. Responsabile della task force sarà Andy Archibald, vice capo della National Cybercrime Unit del Regno Unito, mentre il board sarà composta da figure di spicco dell’EC3 (European Cybercrime Centre), dell’FBI, della NCA (National Crime Agency Uk) e della tedesca BKA. La sede del J-CAT si troverà all’Aia, presso l’European Cybercrime Center.

La decisione di unire le forze a livello Ue arriva dopo che l’agenzia britannica ha annientato in poco tempo due grosse minacce, lo Shylock Trojan e un mese dopo, a giugno, l’operazione Tovar contro i botnet  CryptoLocker e Gameover Zeus.

La task force si occuperà di indagini internazionali e transfrontaliere contro il cybercrime, con particolare attenzione ai botnet, trojan bancari e la galassia del darknet.

L’iniziativa coinvolgerà agenti di diversi paesi, fr cui Austria, Francia, Olanda, Germania, Italia. La Task Force Europea contro il cybercrime dell’Unione Europea (EUCTIF), formata dai responsabili delle unità anticybercrime dei paesi membri in collaborazione con Europol, Eurojust e Commissione Europea, sarà responsabile di monitorare i progressi del progetto. Se avrà successo, in futuro potrebbero entrare a farne parte investigatori di tutti gli stati membri.

Cybercrime: danni globali per 400 miliardi di dollari all’anno

Secondo un report condotto dal Center for Strategic and International Studies (CSIS) il prezzo complessivo del cybercrime per il business globale ammonta a 400 miliardi di dollari all’anno.

La metà delle perdite, secondo il report, si registrano in quattro paesi: Cina, Giappone, Germania e Stati Uniti dove per colpa del cybercrime vanno in fumo 200 miliardi di dollari all’anno.