Terminata la fase pilota di sei mesi, il J-CAT (Joint Cybercrime Action Taskforce), la prima task force europea contro il crimine informatico, è adesso pienamente in funzione. Responsabile dell’iniziativa sarà Andy Archibald, vice capo della National Cybercrime Unit del Regno Unito, mentre il board è composto da figure di spicco dell’EC3 (European Cybercrime Centre che fa capo all’Europol), dell’FBI, della NCA (National Crime Agency Uk) e della tedesca BKA. La sede del J-CAT è all’Aia, presso l’European Cybercrime Center dell’Europol. Anche Australia, Canada e Colombia parteciperanno all’iniziativa.
Troels Oerting, responsabile dell’European Cybercrime Centre, ha detto che si tratta di “un’ottima notizia per tutti coloro che si occpuano di cybercrime in Europa e altrove – ha detto Oerting – Per la prima volta nella storia una task force internazionale permanente è stata costituita in Europa per coordinare investigazioni internazionali contro il crimine informatico. L’obiettivo è non solo strategico, ma anche operativo. Lo scopo è contribuire alla creazione di un Internet aperta e nel contempo sicura”.
L’iniziativa coinvolgerà agenti di diversi paesi, fra cui Austria, Francia, Olanda, Germania, Italia. La Task Force Europea contro il cybercrime dell’Unione Europea (EUCTIF), formata dai responsabili delle unità anticybercrime dei paesi membri in collaborazione con Europol, Eurojust e Commissione Europea, sarà responsabile di monitorare i progressi del progetto. Se avrà successo, in futuro potrebbero entrare a farne parte investigatori di tutti gli stati membri.
La decisione di unire le forze a livello Ue arriva dopo che l’agenzia britannica ha annientato in poco tempo due grosse minacce, lo Shylock Trojan e un mese dopo, a giugno, l’operazione Tovar contro i botnet CryptoLocker e Gameover Zeus.
