la nuova minaccia

Cybersecurity. La cybercrime costa 126 miliardi all’anno, colpite 689 milioni di persone nel 2015

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I dati emergono da uno studio condotto su 20mila persone di 21 Paesi. Il bersaglio più vulnerabile sono i giovani. Ecco cosa non fare per non vedersi prosciugato il conto corrente.

Il costo del crimine informatico ha raggiunto una cifra enorme: 126 miliardi di dollari nel corso del 2015 e ha colpito 689 milioni di persone in 21 Paesi. I dati emergono dallo studio annuale “Norton Cyber ​​Security Insights”. L’indagine è stata condotta online su un campione di circa 20mila persone.

Perché il cybercrime fa centro?
Lo studio evidenzia un certo numero di fattori responsabili per l’alto numero di persone colpite dal crimine informatico. Ecco quali sono:

  • La mancanza di consapevolezza e un atteggiamento apatico degli utenti per la loro sicurezza online, pur essendo a conoscenza di alcune delle minacce. Inoltre tra le altre cause vi sono la proliferazione di dispositivi collegati al PC e l’aumento di connessioni a reti non sicure.
  • I Millennials, coloro che sono nati tra i primi anni ’80 e i primi del 2000 nel mondo Occidentale, sono stati il bersaglio più vulnerabile. In 4 casi su 10 hanno sono stati oggetto di un attacco informatico.

Come si manifesta un attacco informatico?

L’86% ha dichiarato di essere incappato nel phishing, un’email camuffata con la quale ci si presenta, per esempio, come la propria banca e si chiede di inserire il numero di carta di credito e altri codici di accesso. Infatti i quattro quinti di coloro che hanno subìto frodi hanno detto di aversi visto il conto corrente prosciugato.

Un altro fattore di forte rischio è l’immissione delle credenziali finanziarie quando si utilizza una rete Wi-Fi pubblica e la rete Wi-Fi di casa sprovvista di password.

Infine  il 51 per cento degli intervistati ha detto che oggigiorno è più difficile difendere la privacy e l’identità sul web che nel mondo reale.