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Cyberbullismo. Martusciello (AGCOM), ‘Parental control e child-friendly potrebbero arrestare la dilagante epidemia del fenomeno’

Sviluppo e implementazione dei dispositivi di parental control, adozione di tecnologie child-friendly e rilevazione automatica da parte dei social dei contenuti ritenuti offensivi: queste alcune delle soluzioni proposte per combattere il fenomeno del cyberbullismo dal Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello intervenuto al XXX Salone Internazionale del Libro.

Per il Commissario, infatti, “strumenti come il parental control hanno consentito finora di stabilire, tramite l’applicazione di filtri, il tempo che i ragazzi possono trascorrere online, in termini di durata o di momenti della giornata o della settimana, la tipologia di contenuti e di attività da bloccare”.

“Se affidato ad algoritmi neutrali e non lasciato all’implementazione esclusiva da parte dei social – afferma Martusciello – questo sistema potrebbe arrestare la dilagante epidemia del cyberbullismo”. A tal fine sarebbe auspicabile “non lasciare all’utente l’onere di segnalare o rimuovere il contenuto ma rilevarlo in modo automatico, promuovendo l’adozione di tecnologie child-friendly, già in virtù della configurazione dei dispositivi e dei sistemi di comunicazione”.

“Il Piano d’azione integrato previsto dall’art. 3 della legge sul cyberbullismo, cui parteciperà anche Agcom, potrebbe costituire una sede privilegiata per valutare l’implementazione di tali strumenti”, sottolinea il Commissario.

Il commissario ha continuato le sue dichiarazioni affrontando un altro tema delicato, come l’analfabetismo digitale e la necessità di una maggiore consapevolezza sull’uso e valore dei propri dati personali. “I giovani sono chiamati a una complessa attività di responsabilizzazione: devono preoccuparsi di quella che sarà la loro reputazione online. Virtuale e reale non sono più due ambiti distinti in cui calibrare un diverso atteggiamento e propagare una diversa identità, ma costituiscono anzi modalità di interrelazione che si integrano tra loro”.

Nel salutare con favore la recente approvazione della legge sul cyberbullismo, il Commissario Agcom ha sottolineato quanto sia essenziale trovare il giusto equilibrio tra misure volontarie e norme obbligatorie. Bene, quindi, la soft regulation, dotata di quella flessibilità necessaria per adattarsi alle caratteristiche di Internet, accompagnata a un diritto mite, che rifugga da una soluzione meramente repressiva” ma, al contempo, è auspicabile anche un più incisivo coordinamento a livello europeo in considerazione di un fenomeno in grado di superare i confini geografici dei singoli Stati. Solo in tal modo, rileva Martusciello, “si potrebbe arginare il rischio di una frammentazione regolamentare che porterebbe a trattare diversamente manifestazioni riconducibili in realtà a un unico fenomeno”.

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