Cybercrime

Cyber-terrorismo islamico nel mirino della Ue

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L’Unione Europea sta progettando una nuova unità antiterrorismo con il compito di rimuovere dalla Rete i contenuti dell’estremismo jihadista

La Ue sta lavorando ad una nuova unità antiterrorismo per eliminare i contenuti dell’estremismo jihadista da Internet. La nuova divisione, che sarà in capo all’Europol, avrà il compito di rimuovere dalla Rete tutti i contenuti a sfondo terroristico che si trovano online. Una mole di contenuti che soltanto uno sforzo congiunto degli stati membri potrebbe tentare di contrastare. L’obiettivo del Consiglio europeo è rendere operativa la nuova unità a partire dal primo giugno.

Il tema è caldo ed è finito in cima all’agenda di Bruxelles dopo l’attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo. “Internet è un grande facilitatore per la radicalizzazione della minaccia terroristica. Si tratta di un problema molto complesso da affrontare, che pone una serie complessa di sfide”, si legge in un documento pubblicato sul sito della Bbc, secondo cui per combattere questa minaccia è necessario unire le forze e organizzare una stretta collaborazione con la industry.

Secondo il Financial Times, Gilles de Kerchove, responsabile dell’antiterrorismo Ue, ha detto che “Gli attacchi di Parigi hanno reso la risposta al problema del terrorismo ancor più urgente. Occuparsi di tutto il materiale online è il primo punto dell’agenda”. La nuova unità sarebbe finanziata dagli stati membri e il modello operativo sarebbe quello per il contrasto della cyber-jihad realizzato nel Regno Unito da Scotland Yard.

La proposta avanzata dai responsabili della secuirty europea è quella di estendere su scala continentale l’utilizzo dello strumento già utilizzato dall’Europol per l’immagazzinamento di informazioni relative ai siti che pubblicano contenuti sull’estremismo islamico. L’idea sarà illustrata nel dettaglio ai ministri degli stati membri al prossimo vertice europeo Affari Interni e Giustizia.