Pandemia

‘Covid un danno enorme per i ragazzi. Digitalizzazione sì, ma con filtri e formazione’. Intervista ad Antonio Affinita (Moige)

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Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige: 'Famiglie in grave difficoltà economica, i fondi per il digitale ci sono e vanno usati. Ma i ragazzi vanno tutelati con i giusti filtri'.

I danni del Covid per la sanità mentale dei nostri ragazzi sono stati molto pesanti. Le conseguenze della pandemia sono ancora presenti nella nostra società. L’isolamento digitale e i rapporti sociali azzerati dalla pandemia, la mancanza di contatto fisico e di relazioni dirette hanno creato grande disagio ai ragazzi e alle famiglie, costrette a sobbarcarsi il peso maggiore di questi problemi. Ne abbiamo parlato con Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige (Movimento Italiano Genitori), da sempre in prima linea a tutela dei diritti dei ragazzi e delle famiglie.

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Key4biz. Direttore, avete appena pubblicato con Piepoli un’indagine sulle conseguenze nefaste del Covid sui nostri ragazzi. L’87% dei genitori ha riscontrato effetti negativi post Covid.  

Antonio Affinita. I dati parlano chiaro, è necessario intervenire in modo profondo a sostegno delle famiglie. Il Covid ha creato un grande disagio di natura psicologica ma anche di natura organizzativa. Sia i genitori sia in minorenni hanno avuto problemi e per il momento non intravediamo una soluzione in tempi stretti. La verità è che si sta riscaricando sulle famiglie i costi concreti di questi comportamenti che ci sono stati anche scellerati in termini di scelte politiche che sono state fatte. Perché alla fine sono sempre scelte politiche e non scelte di natura scientifica.

Key4biz. Cioè?

Antonio Affinita. Le scelte di natura sanitaria sono sempre delle scelte di natura politica. Decidere se investire di più sulla prevenzione o di più sulla cura, visto che comunque le risorse sono sempre limitate.  Queste sono scelte prettamente politiche.

Key4biz. A cosa si riferisce?

Antonio Affinita. Mi riferisco in particolare a come sono stati discriminati i ragazzi, in merito alle scelte che sono state fatte all’interno delle scuole. C’è stato in seguito alla pandemia un aumento del 30% dei ragazzi con problemi psicologici. Sono aumentati i casi di bullismo. I ragazzi sono stati costretti a stare chiusi in casa per mesi. Le problematiche sono grandissime e siamo in una fase molto difficile.  

Key4biz. Come stanno le famiglie italiane in questo momento?

Antonio Affinita. C’è un quadro grave e generalizzato di difficoltà economico finanziaria delle famiglie, che sono in una situazione davvero difficile. Tra l’altro, non intravediamo una rapida soluzione di questa crisi, tanto più che il dibattito politico oggi riguarda il 2% del PIL in maggiori spese di natura militare per aumentare le armi. Siamo fuori da ogni limite di decenza e di attenzione verso le famiglie, che sono l’ossatura principale del Paese. Le famiglie sono il futuro dell’Italia. Se non sosteniamo le famiglie si mette in forse il futuro, questa è una consapevolezza che oggi purtroppo non c’è. Ci sono famiglie in condizioni disperate.   

Key4biz. La povertà delle famiglie in effetti è aumentata in modo esponenziale durante il Covid.

Antonio Affinita. Si parla di 5,6 milioni di famiglie sotto la soglia della povertà. Secondo l’Istat nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni, il che significa un milione di persone in più. L’incremento è spaventoso: le famiglie totalmente indigenti sono 335mila in più (+7,7%). E il numero complessivo degli individui che fanno parte di queste famiglie e che perciò ogni giorno hanno problemi a mettere insieme il pranzo con la cena, o a soddisfare bisogni primari sono in totale adesso circa 5,6 milioni, il 9,4% della popolazione italiana. Come detto, in un solo anno 1 milione in più.

Key4biz. Come uscirne?

Antonio Affinita. Sono dati allarmanti che meritano uno sforzo deciso. Non basta ad esempio l’assegno famigliare, che verrà immediatamente prosciugato dall’aumento delle spese energetiche. Serve una riforma fiscale che metta in condizioni le famiglie di sopravvivere, considerato che il costo di un figlio è mediamente di 15mila euro l’anno, che non possono essere tassati come se fossero a reddito. Devono essere non tassati. Le famiglie vivono una discriminazione fiscale da oltre 40 anni e in merito ci sono anche delle sentenze monito della Corte Costituzionale, che vanno in questa direzione.   

Key4biz. La fragilità delle famiglie pesa sui ragazzi, che in qualche modo si rifugiano nello smartphone e nel mondo digitale?

Antonio Affinita. A tanto ragazzi durante il Covid è stata tolta la possibilità di frequentare i centri sportivi. Per chi fra i ragazzi faceva una legittima scelta di non vaccinarsi c’è stata una fortissima discriminazione. Tutto ciò a creato grande disagio nelle famiglie. Per non parlare dell’obbligo di indossare le mascherine a scuola, con conseguenze sul piano pratico e psicologico non indifferente. E non è stato fatto nulla a livello strutturale nelle scuole, quando dovevano essere fatti degli impianti di areazione. Casi eclatanti di ragazzi che avevano paura di fare un colpo di tosse perché se tossivano venivano messi nella stanza Covid. Quello che è stato fatto è vergognoso.

Key4biz. Per quanto riguarda il Pnrr, secondo lei i fondi e in particolare quelli destinati alla banda larga e alla digitalizzazione, almeno delle scuole e degli ospedali, aiuteranno a superare il digital gap del nostro paese?

Antonio Affinita. I fondi per la digitalizzazione ci sono e saranno spesi. L’importante è che il processo di digitalizzazione tenga sempre conto dei nostri ragazzi in termini di sicurezza e di tutela da fenomeni come la pornografia. La digitalizzazione va fatta, ma con i dovuti filtri per tutelare i nostri giovani da contenuti che possono danneggiarli.  Quello che temo è una digitalizzazione selvaggia che non dia sicurezza con i filtri adeguati. Noi come Moige stiamo facendo un tour nelle scuole, contro il cyberbullismo.     

Key4biz. Parental control direttamente negli smartphone. E’ una proposta di qualche tempo fa sostenuta dal Moige. Va avanti questa proposta?

Antonio Affinita. L’Agcom sta definendo le linee guida per la norma applicativa che rende esecutivo quel filtro anti pornografia da inserire negli smartphone. Il procedimento è partito.

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