L'incontro al vertice

Costi energia, Pichetto e Ribera promettono un nuovo “pacchetto”normativo entro l’estate

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Nel corso dell'incontro a Roma, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e la vicepresidente della Commissione europea Teresa Ribera, hanno affrontato i temi caldi dell'energia, annunciando il varo imminente di un nuovo pacchetto normativo per contenere l'impennata dei prezzi.

Dallo stop all’importazione del gas russo, alla questione del contenimento dei prezzi dell’energia, alla diversificazione delle fonti per soddisfare l’ingente domanda energetica dei data center. I temi toccati dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e da Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea, nell’incontro al vertice tenutosi in occasione della Giornata della Biodiversità, sono quelli caldi dell’attuale panorama energetico internazionale, legati principalmente alla competitività dell’industria europea .

“La competitività è strettamente connessa a un uso intelligente delle risorse, e al controllo su un sistema energetico che non dipenda da ciò che non produciamo, come accade con i combustibili fossili. Questo crea difficoltà aggiuntive per le nostre società.

Per rafforzare i nostri obiettivi, modernizzare l’industria ed essere attrattivi per gli investitori, è essenziale sviluppare un sistema energetico più efficace, sia a livello europeo che nazionale, collaborando anche con i nostri partner affini. Con il Ministro abbiamo discusso delle principali sfide per l’Europa, della necessità di continuare a investire in innovazione e nello sviluppo di industrie fondamentali, e di come sfruttare appieno le opportunità per raggiungere i nostri obiettivi climatici e di adattamento al cambiamento climatico” ha spiegato Ribera.

Decommissioning centrali a carbone e prezzo energia

Interrogata sull’eventuale opposizione della Commissione europea alla proposta italiana di posticipare il decommissioning delle ultime centrali a carbone, Ribera ha chiarito che l’esecutivo europeo è aperto al dialogo su come raggiungere gli obiettivi comuni, sottolineando che sarebbe controproducente ignorare le dinamiche dei mercati e l’evoluzione della domanda energetica.

Soluzioni condivise si cercano sopratutto sul prezzo dell’energia elettrica, ancora strettamente connesso al costo del gas. Ribera, riconoscendo le divergenze tuttora esistenti tra i vari Stati membri, ha fatto riferimento all’importanza degli Aiuti di Stato.

Nel contesto della crisi energetica e delle risposte adottate durante la pandemia e il conflitto in Ucraina, la Commissione sta elaborando nuove linee guida per l’uso degli aiuti di Stato. Un nuovo pacchetto normativo sarà approvato prima della pausa estiva, e servirà a garantire stabilità per le imprese e attrarre investimenti, senza violare le regole europee in materia di concorrenza” ha annunciato la Vicepresidente.

Concessioni idroelettriche e dialogo col PNRR

Una questione delicata è quella del rinnovo delle concessioni idroelettriche in Italia. Il governo italiano sta cercando una via alternativa alla gara pubblica pura, ipotizzando contratti che permettano alle Regioni di scegliere la modalità più adatta. Il Titolare dell’Ambiente ha tenuto a precisare che questo vincolo non deriva direttamente dal diritto europeo, ma da un impegno contrattuale nell’ambito del PNRR. L’obiettivo è sfruttare al massimo il potenziale idroelettrico nazionale, stimando un incremento produttivo di 10-12 TWh.

Trasparenza nei mercati energetici

Ribera ha quindi annunciato la creazione di una task force interna alla Commissione che coinvolge ben tre Direzioni Generali: DG Energy, DG Competition e DG FISMA. Il compito è analizzare e garantire la trasparenza nei mercati del gas naturale, monitorando l’intera catena del valore e prevenendo distorsioni nei prezzi. In particolare, si mira a capire i meccanismi che influenzano il prezzo finale, dai costi di trasporto alle tariffe di utilizzo delle infrastrutture.

Piani d’investimento e congestione della rete

Rispondendo a una domanda sulle tempistiche per la presentazione dei piani di investimento da parte di Enel e di altre utility, il Ministro Fratin ha spiegato che la legge di bilancio 2025 prevede sei mesi per l’attuazione. Il primo passo sarà definito da ARERA, l’Autorità di regolazione, dopodiché il governo potrà procedere con i necessari interventi.

L’uscita definitiva dal gas russo

Infine, sul fronte geopolitico, sia il governo italiano che la Commissione europea hanno confermato la volontà di interrompere completamente le importazioni di gas russo entro il 2027.

L’Italia ha già praticamente raggiunto l’indipendenza da Mosca, importando solo quantità residuali destinate all’Austria. Gli investimenti in rigassificatori – come quelli di Piombino, Ravenna e Rovigo – hanno reso possibile questo traguardo ”ha dichiarato i ministro Pichetto.

La Commissione ha avviato un piano per identificare e ridurre progressivamente tutte le importazioni energetiche dalla Russia, incluso il GNL e luranio. La fase attuale prevede un dialogo con gli Stati membri e, successivamente, la proposta di misure legislative per attuare un vero e proprio phase-out.

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