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Costi delle reti Tlc, consultazione in vista. La Ue vuole i piani di investimento di Telco e Big Tech

In vista dell’avvio di una consultazione pubblica sui costi delle reti Tlc, La Commissione Ue vuole raccogliere i piani di investimento di Telco e Big tech. Una mossa, quella di Bruxelles, destinata a creare un piano ben definito della situazione, prima di intervenire con nuove norme che impongano per legge un contributo economico da parte delle Big Tech americane alla realizzazione di fibra, 5G e Cloud in Europa. Nuove norme fortemente caldeggiate dal commissario agli Affari Interni Thierry Breton, ma osteggiata da altri.

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Equo contributo sul tavolo di Bruxelles

Lo scrive la Reuters, ricordando come l’ipotesi di introdurre una sorta di equo contributo da parte delle Big tech sia caldeggiata da tempo dalla industry europea delle Tlc. I grandi operatori, fra cui Deutsche Telekom, Orange, Telefonica, Tim puntano su quello che definiscono un contributo equo, visto e considerato che i sei maggiori fornitori di contenuti rappresentano poco più della metà del traffico internet di dati che circolano sulle reti europee.

Alphabet (Google), Netflix, Meta (Facebook), Amazon e altri big tecnologici replicano che l’idea equivale a una tassa sul traffico internet che potrebbe minare le norme europee sulla neutralità della rete che trattano tutti gli utenti allo stesso modo.

Consultazione in arrivo

La Commissione intende lanciare una consultazione pubblica con un lungo questionario la prossima settimana, anche se i tempi potrebbero ancora cambiare, ha detto la persona in questione. La consultazione durerà probabilmente circa 12 settimane prima che la Commissione elabori una proposta di legge che gli Stati membri e i parlamentari Ue dovranno elaborare prima che diventi legge.

La Commissione chiederà alle Big Tech e alle società delle telecomunicazioni in cosa stanno investendo, come si evolveranno e se c’è un divario negli investimenti.

Verrà chiesto il loro punto di vista sul passaggio all’infrastruttura cloud e sugli investimenti necessari a tal fine, poiché i regolatori vogliono che il dibattito vada oltre la spesa per le semplici infrastrutture come cavi e torri.

Le autorità di regolamentazione vogliono anche conoscere il rapporto tra le Big Tech e i fornitori di telecomunicazioni.

La Commissione chiederà ai partecipanti alla consultazione le risposte normative in altre parti del mondo sulle tariffe di rete, come in Corea del Sud e in Australia, e le lezioni apprese da loro.

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