Vacanze

Cosedanoncredere. Mare, lidi e diritti dei bagnanti

di Redazione UNC |

Nessun biglietto per poter accedere alla battigia. L’Unione Nazionale Consumatori mette in guardia dai gestori furbetti degli stabilimenti balneari.

Cosedanoncredere è una rubrica settimanale promossa da Key4bizUnione Nazionale Consumatori. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Ogni anno la stessa storia: stabilimenti balneari che si impossessano della battigia costringendo i bagnanti che vogliono raggiungere la riva o semplicemente transitare a pagare un biglietto. Si tratta di un vero e proprio abuso che non tiene conto del fatto che la spiaggia è un bene pubblico, appartiene al Demanio, anche se è data in concessione agli stabilimenti.

I titolari delle concessioni, dunque, devono “consentire il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.

Per battigia (che è esclusa dalla concessione) si intende la striscia di sabbia di 5 metri su cui l’onda sbatte al suolo: in questa parte, dunque, è naturalmente consentito il transito, ma non possono essere collocati ombrelloni, sdraio e simili (anche per non intralciare eventuali operazioni di soccorso).

D’altra parte la legge riconosce ai bagnanti il diritto di fare il bagno in qualsiasi tratto di mare preferiscano anche in corrispondenza di uno stabilimento, così come il diritto di passare e raggiungere l’acqua per la via più breve. Naturalmente se si usufruisce dei servizi del lido come docce e lettini è lecito che il gestore pretenda il pagamento.

Purtroppo non mancano i casi di gestori furbetti che tentano di far pagare anche ciò che non è dovuto: per denunciare le violazioni è possibile rivolgersi alla polizia municipale o alla capitaneria di porto.

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