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Cosa fanno, cosa cercano e cosa rischiano i bambini su internet?

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Dalle ricerche condotte negli ultimi mesi a livello globale, i contenuti video sono quelli che destano maggiore attenzione online nei bambini, raggiungendo il 17% delle ricerche totali, con la possibilità che i bambini finiscano per guardare video con contenuti inappropriati.

La scuola è finita e bambini e ragazzi hanno più tempo libero per giocare e rilassarsi, ma anche per usare dispositivi tecnologici e navigare online. Ma cosa cercano i bambini su Internet?

Se lo è chiesto Kaspersky Lab che ha recentemente realizzato un nuovo report analizzando i dati rilevati dalle soluzioni e dai moduli con funzionalità di protezione dei minori dei propri prodotti.

Il report mostra le attività online dei bambini, segnalando le differenze dei vari tipi di ricerche a seconda della lingua e sottolineando l’importanza di proteggerli quando stanno navigano su Internet.

Ad esempio, dalle ricerche condotte negli ultimi mesi a livello globale, i contenuti video sono quelli che destano maggiore attenzione online, raggiungendo il 17% delle ricerche totali, e, sebbene molti di questi possano essere innocui, è comunque possibile che i bambini finiscano per guardare video con contenuti inappropriati.

Il report presenta i risultati delle ricerche degli ultimi 6 mesi nelle dieci lingue più popolari (da novembre 2017 a maggio 2018): i dati mostrano che la categoria video e audio – che comprende le richieste relative a qualsiasi contenuto video, servizi di streaming, video blogger, serie e film – è tra quelle più “cercate” dai più piccoli (il 17% delle ricerche totali). Il secondo e il terzo posto sono rispettivamente occupati dai siti di traduzione (14%) e di comunicazione (10%). È interessante notare che i siti web di giochi si posizionano al quarto posto, generando solo il 9% delle richieste di ricerca totali.

Inoltre, si può anche notare una chiara differenza linguistica nelle richieste di ricerca: ad esempio, i siti web di video e musica sono tipicamente ricercati in inglese, il che può essere spiegato dal fatto che la maggior parte dei film, serie TV e gruppi musicali hanno nomi inglesi. Invece i bambini di lingua spagnola eseguono più richieste di siti per traduzioni, mentre i servizi di comunicazione sono per lo più ricercati da chi usa la lingua russa. I bambini di lingua cinese sono quelli che cercano maggiormente servizi educativi, mentre i bambini francesi sono più interessati ai siti web di sport e giochi. Le richieste in lingua tedesca dominano nella categoria “shopping”, mentre il numero principale di ricerca di contenuti a carattere pornografico sono in arabo, mentre quelle che riguardano gli anime sono in giapponese.

Oltre ad analizzare le ricerche, il report di esamina anche i siti web che i bambini hanno visitato, o tentato di visitare, con contenuti potenzialmente dannosi. I dati mostrano che i siti di comunicazione (come ad esempio i social media, i servizi di messaggistica o le email) sono stati quelli più visitati dai PC con il “controllo genitori” attivato, riguardando il 60% dei casi negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, la percentuale di questa categoria sembra essere in calo di anno in anno, poiché i dispositivi mobili ricoprono un ruolo sempre più importante nelle attività online dei più piccoli.

La seconda categoria più popolare di siti web visitati da questi utenti è quella “software, audio e video” (pari al 22%). I siti web con questo tipo di contenuto sono diventati molto più popolari rispetto all’anno scorso, quando era solo la quinta categoria più popolare, con una percentuale pari al 6%. Il terzo posto è occupato dalla categoria “alcol, tabacco e siti web sulle droghe” (6%), una novità rispetto ai risultati dello scorso anno e rispetto allo stesso periodo.

La tendenza ad utilizzare maggiormente i dispositivi mobile per connettersi a Internet è nuovamente evidenziata nelle cifre relative ai siti web di gioco, che ora sono solo al quarto posto nella lista dei siti visitati da PC, corrispondendo al 5% dell’attività online. Considerato che i bambini mostrano sempre più una preferenza per i giochi su dispositivi mobile piuttosto che per i giochi per computer, quest’ultima categoria perderà progressivamente l’interesse dei piccoli utenti nei prossimi anni.