Azione legale

Copyright, negli USA ACE chiede a Cloudflare le identità di 24 tra i siti pirata più seguiti

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Fondamentale conoscere le identità delle società e dei singoli individui che si nascondono dietro a piattaforme di streaming/download pirata. Chiesto al popolare fornitore di servizi di svelare chi c’è dietro ai siti che offrono illecitamente film e serie tv in violazione della legge sul copyright. FAPAV: “L’anonimato di chi si cela dietro queste attività illegali online è una delle principali problematiche”.

Dietro ad ogni sito che offre illegalmente contenuti audiovisivi protetti dal diritto d’autore si nascondono pirati, o meglio dei criminali informatici che operano in rete per fare profitti facili a discapito degli stessi utenti, che mettono a repentaglio la sicurezza dei propri dati, e generando danno alle imprese dell’industria cinematografica e audiovisiva, che vedono erodersi guadagni e investimenti.

L’azione di Ace e Mpa contro la pirateria online

Negli Stati Uniti, su iniziativa di MPA (Motion Picture Association) e ACE (Alliance for Creativity and Entertainment), è stato chiesto a Cloudflare di rivelare i nomi, gli indirizzi IP e fisici, numeri di telefono e email, cronologia dell’account e dati amministrativi, degli operatori e/o dei proprietari di 24 siti web che offrono al pubblico materiale pirata in violazione della legge americana sul copyright, il Digital Millennium Copyright Act (DMCA).

Il materiale pirata in questione comprende popolari titoli di film e serie tv, tra cui “Harry Potter”, “CSI:NY”, “Grey’s Anatomy”, “Godzilla vs. Kong”, “Frozen II”, “Mulan”, “Wonder Woman 1984”, “Joker” e “La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit)”.

Nella veste di azienda fornitrice di servizi, Cloudflare è nella posizione di conoscere le identità che si celano dietro questi servizi illegali che operano a vario titolo sul web, che siano IPTV o siti streaming pirata, applicazioni mobili o portali per il download, anche in abbonamento o a consumo.

Le citazioni in giudizio sono state firmate dalla Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Distretto Centrale della California, e riguardano i seguenti siti web pirata: Uvod.tv; We-play.tv; Bilutvs.net; Moviesrulz.net; Watchserieshd.tv; Tamilblasters.me; Isaidubb.co; goojara.to; cipollaflix.me; onionplay.co; ecouchtuner.club; teforo.com; kremok.com; afzor.com; Verpeliculasultra.com; pelismart.com; repelisplus.vip; kerob.xyz; pobreflix.com; Vizer.tv; Filmesonlinegratisbr.com; futemax.gratis; multicanais.com; iptorrents.com.

FAPAV: “Stop all’anonimato e rimozione contenuti più rapida”

La questione dell’anonimato che si cela dietro queste attività illegali online è una delle principali problematiche da risolvere in tema di enforcement dei contenuti sul web”, ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV, aggiungendo: “L’attribuzione di una maggiore e più inclusiva responsabilità degli intermediari che operano sul web è un tema fondamentale per le attività di tutela delle opere audiovisive”.

“Su questi aspetti è in corso un importante dibattito e confronto nelle sedi istituzionali europee e il Digital Service Act rappresenta in tal senso una grande opportunità qualora vengano messi in campo strumenti volti a rafforzare le azioni di contrasto. Tra questi l’adozione del Know Your Business Customer è decisiva per combattere l’anonimato dei siti illegali”, ha proseguito il Segretario Generale FAPAV.

“Un altro tema cruciale sul quale si è già espresso positivamente il Parlamento Europeo è legato alla tempistica delle rimozioni dei contenuti pirata. Soprattutto – ha concluso Bagnoli Rossi – per i contenuti live, come quelli sportivi, è fondamentale intervenire entro i 30 minuti dall’inizio”.