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Copyright. Nasce ‘Europe for creators’, la campagna a sostegno della direttiva Ue

Europe For Creators, un gruppo di cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a sostegno della Direttiva Europea per il copyright, lancia oggi un movimento di ampio respiro, per invitare i cittadini e i decision maker a partecipare al dibattito e a far sentire la propria voce.

La campagna cerca di correggere la disinformazione spiegando l’importanza e i motivi che sono alla base di un voto a favore della Direttiva UE sul diritto d’autore che avrà luogo il 12 settembre.

Informare e mobilitare i sostenitori per colmare il cosiddetto “value gap”

 Contro una campagna propagandistica creata ad hoc e una massiccia azione di lobby, è necessario con urgenza fare chiarezza in maniera approfondita.

L’articolo 13 della Direttiva Europea richiederà alle piattaforme online di negoziare accordi di licenza equi con i titolari dei diritti d’autore. Questo è il vero problema che molti giganti della tecnologia come Google e Facebook vogliono nascondere.

Le potenze economiche digitali continuano a trarre profitto mentre gli artisti lottano per arrivare a fine mese. L’equilibrio tra i ricavi generati dalle piattaforme di Internet e il denaro che queste danno ai creatori, responsabili del loro successo, è completamente sbilanciato“, ha dichiarato Véronique Desbrosses, direttore generale dell’European Grouping of Societies of Authors and Composers (GESAC).

Quali sono le principali problematiche?

  1. Creatività. Mentre il dibattito attuale si è concentrato sui “meme” e sulle “Gif”, queste forme di espressione creativa sono già protette dalla legislazione esistente e non saranno interessate dalla nuova Direttiva.
  2. Gli accordi di remunerazione che le piattaforme Internet hanno raggiunto con i creatori di contenuti sono poco trasparenti. Queste piattaforme, infatti, non rendono pubblici i dati rispetto a questo aspetto della loro attività e gli accordi raggiunti con i titolari dei diritti d’autore sono siglati da accordi di riservatezza. La trasparenza diventerebbe fondamentale ai sensi della Direttiva.
  3. Parità di trattamento. Le piattaforme di Internet gratuite hanno tratto vantaggio dalla mancanza di chiarezza legislativa. Servizi online simili non hanno gli stessi obblighi. Quello che è evidente, tuttavia, è che le piattaforme di streaming gratuito retribuiscono i propri creatori di contenuti 10 volte meno rispetto all’abbonamento pagato dai propri utenti.

L’industria creativa e della cultura nell’Unione Europea vale 536 miliardi di euro all’anno, più della somma del fatturato prodotto dal settore dell’automotive e delle telecomunicazioni e offre lavoro a 12 milioni di persone.  Abbiamo arricchito la vita degli europei e ora stiamo chiedendo all’Europa un’azione concreta” ha aggiunto Desbrosses.

 

Lancio di Europe For Creators

Quello di oggi è solo il primo passo di una mobilitazione di massa a sostegno della Direttiva. Nelle prossime settimane questo gruppo unirà organizzazioni e sostenitori così come motiverà anche i cittadini di tutta Europa per coinvolgere gli Eurodeputati nella lotta per i diritti di tutti i creatori di contenuti. Le prime azioni comprenderanno:

Europe For Creators ha lanciato un sito web e un account su Twitter dedicati per condividere informazioni sulla Direttiva e incoraggiare i sostenitori a diffonderle. Per saperne di più su è possibile visitare il sito www.europeforcreators.eu o seguire la conversazione sull’account Twitter @EUForCreators attraverso #EuropeForCreators.

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