L'azione

Copyright: in Germania più facile bloccare i siti web pirata, anche senza intervento dei tribunali

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Alleanza tra operatori di rete tedeschi, industria dell’intrattenimento e dell’audiovisivo e organizzazioni di categoria per la tutela del copyright contro lo streaming illegale: non servirà più un ordine del giudice per avviare il blocco dei siti pirata o per renderli irraggiungibili al pubblico.

Contrastare l’azione illegale delle organizzazioni criminali che fanno profitti violando le leggi sul copyright è ormai una necessità, per l’industria culturale e creativa di tutto il mondo, Europa compresa.

In Germania è nata la rete CUII (“Clearing House Copyright on the Internet”), una nuova joint venture tra i principali Internet service provider (Isp) e l’industria del copyright nazionale, che è in grado di neutralizzare direttamente (previa “back list” e sistema di prima notifica) siti e servizi di streaming audiovisivo illegale di prodotti tutelati dal diritto d’autore.

Nel mirino di questa nuova organizzazione tutti i siti e le piattaforme web che offrono, in violazione delle norme sul copyright, film, serie tv, musica, eventi sportivi in diretta e programmi televisivi.

Queto significa che ancora prima di un’azione legale, è possibile intervenire in tempi rapidi bloccando gli accessi ai siti incriminati, senza dover attendere i tempi lunghi della giustizia ordinaria.

Ogni volta che la CUII vorrà procedere per il blocco dei siti pirata una commissione di giudici ed ex magistrati non più in servizio, esperti di diritto d’autore e di leggi sul copyright, avrà il compito di esaminare i presupposti del blocco e le denunce dei titolari dei diritti violati.

Ovviamente, l’azione contro le organizzazioni pirata dovrà essere seguita e valutata anche dalle autorità regolatorie nazionali, come quella per le telecomunicazioni e l’energia Bundesnetzagentur, o più conosciuta con l’acronimo BNetzA.

Secondo quanto riportato dalle pagine di netzpolitik.org, dalla scorsa settimana, diversi operatori nazionali come Telekom, Vodafone Germania, Telefonica, 1 & 1, Mobilcom-Debitel e altri ancora, solo per citare i più rilevanti, hanno unito le forze con le associazioni di categoria a rappresentanza dell’industria dell’intrattenimento culturale e audiovisiva per mettere in atto i necessari blocchi DNS utili a colpire i siti web pirata.