Key4biz

Copyright, il 90% degli italiani favorevole alla riforma Ue

Il 12 settembre il Parlamento Ue si esprimerà sulla nuova proposta di riforma del copyrightHarris Interactive ha pubblicato i risultati della ricerca Copyright & US Tech Giants”, studio commissionato da Europe For creators, movimento di cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a sostegno della Direttiva Europea per il Copyright. Risultato? Plebiscito a favore della direttiva e contro l’eccessivo potere dei grandi giganti del web.

Per indagare le considerazioni degli italiani e della popolazione di altri sette paesi europei in merito alla Direttiva UE sul Copyright Harris Interactive ha preso in esame un campione di 6.600 persone in Europa, di cui 800 in Italia.

L’indagine ha infatti evidenziato che l’89% degli italiani, dato maggiore rispetto alla media europea che non supera l’87%, è favorevole ad un giusto compenso per gli artisti e i creatori di contenuti per la distribuzione delle proprie realizzazioni sulle piattaforme internet come Facebook e YouTube.

La ricerca indaga inoltre l’opinione relativa all’articolo 11 della Direttiva, erroneamente chiamato “link tax”, il quale prevede una forma di compenso a favore dei creatori dei contenuti protetti da copyright. In linea con la proposta della Direttiva, l’86% del campione italiano, percentuale maggiore di tutta Europa, ritiene che siano i giganti del web a dover remunerare gli editori quando riutilizzano i loro contenuti, come foto, articoli e video.

Un’evidenza particolarmente rilevante è che 4 italiani su 5 (78%), ancora una volta percentuale più alta rispetto agli altri paesi europei, ritengono che le potenze di internet abbiano più potere rispetto all’Unione Europea, tanto che il 62% degli italiani, in linea con la media europea, teme che i tech giants americani con la propria influenza compromettano il corretto funzionamento della democrazia in Europa.

Infine, quasi 7 italiani su dieci (66%), in linea con la media europea, ritiene che i giganti del web non condividano in modo equo i ricavi generati dalle proprie piattaforme con i creatori di contenuti. Questo dato sottolinea ulteriormente la percezione di ingiustizia subita dagli artisti e dai creativi, i quali non ottengono una giusta compensazione per i propri prodotti usati dalle grandi compagnie online per produrre profitto.

Exit mobile version