Lettera aperta

Copyright. Editori, librai e biblioteche scrivono agli Europarlamentari italiani: ‘Votate si’

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L’intero mondo del libro dice Sì alla direttiva Copyright. E lancia un invito – con una lettera aperta (in allegato) siglata dai presidenti di AIB, AIE e ALI.

L’intero mondo del libro dice Sì alla direttiva Copyright. E lancia un invito – con una lettera aperta siglata dai presidenti dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) Rosa Maiello, dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi e dal presidente dell’Associazione Librai italiani (ALI) Paolo Ambrosini – a tutti gli europarlamentari italiani perché sostengano con un “voto positivo questo importante risultato”.

Editori, librai e biblioteche – scrivono i tre presidenti – condividono da sempre un obiettivo comune: quello di adoperarsi affinché nuovi libri raggiungano i propri lettori (…). Il presupposto fondamentale della nostra attività – e nodo cruciale dell’attuale riforma del diritto europeo – è che vi sia un quadro normativo definito che riconosca in un diritto d’autore equilibrato dalla presenza di eccezioni e nella libertà di espressione assoluta e responsabile, gli elementi fondamentali per continuare a promuovere la creatività, l’accesso più ampio possibile, gli investimenti e l’innovazione nella filiera del libro e più in generale in tutte le industrie creative”.

Per questo – scrivono – il testo ora al vaglio al Parlamento, che non esitano a definire “di compromesso” è un “risultato importante. Introduce nuove eccezioni a favore della ricerca, della didattica e delle biblioteche, promuove nuove forme per rendere accessibili le opere fuori commercio e aggiorna gli strumenti per valorizzare il diritto d’autore come motore della crescita e innovazione culturale, preservandone al tempo stesso l’indispensabile funzione di libertà e di contrasto dei monopoli“.

Un compromesso – proseguono – che pone le basi per un sistema concorrenziale più aperto ed equilibrato, che tenga conto dei mutamenti occorsi nell’industria dei contenuti nell’era digitale”.

Clicca qui per scaricare la lettera aperta siglata da AIE, AIB e ALI.