L'intervento

COP30, l’Italia spinge sul digitale per l’energia e quadruplica i fondi per il clima

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Digitale per l’energia, Piano Mattei e finanziamenti per il clima: sono questi i pilastri dell’intervento del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al Segmento di Alto Livello della COP30.

Giunta al suo decimo giorno, COP30 vede l’Italia impegnata su più fronti. In primis il lancio, con Brasile e Germania, della National Adaptation Plan (NAP) Implementation Alliance, il Piano per Accelerare le Soluzioni nell’ambito dell’Action Agenda del summit. Di rilevo, anche la spinta del Paese sul digitale applicato all’energia, che parte dall’iniziativa 3DEN. Quest’ultima, sostenuta da UNEP e IEA, mette a sistema il potenziale del digitale a favore dell’efficientamento dei consumi, la  riduzione dei costi in bolletta per famiglie e imprese, reti più resilienti e sistemi energetici più verdi.

Fondi per il clima quadruplicati

Lavoriamo con pragmatismo. In un anno il nostro sostegno alla finanza per il clima è cresciuto da 838 milioni di euro a 3,44 miliardi” ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto al Segmento di alto livello del 18 novembre, confermando la posizione italiana, e dell’Europa, in materia energetica e ambientale. 

Un percorso ambizioso, ma che non replica approcci ideologici “che rischiano di danneggiare sistemi economici e sociali” avverte Fratin.

Tra i pilastri della strategia italiana in materia di mobilitazione di fondi per la  transizione energetica, vengono indicati, in particolare, il Fondo Italiano per il Clima e il Piano Mattei per l’Africa.  

Su questo percorso – ha spiegato il Ministro – riteniamo che l’adattamento sia centrale. Per questo stiamo proseguendo con le iniziative collegate all’Adaptation Accelerator Hub lanciato lo scorso anno nel corso del G7 a Presidenza italiana per sostenere i Paesi più vulnerabili nella costruzione di iniziative capaci di attrarre finanziamenti e di produrre benefici reali per le comunità. Perché non basta aumentare le risorse, se poi mancano progetti solidi e credibili”. 

Decarbonizzazione dei trasporti

Fratin si è poi soffermato sul tema della riduzione delle emissioni, ribadendo l’importanza del principio di neutralità tecnologica:

Riteniamo indispensabile seguire il principio della neutralità tecnologica. E a Belem, insieme a Brasile e Giappone, portiamo un’iniziativa – la Belem “4 per” che mira a quadruplicare l’uso globale dei biocarburanti sostenibili che costituiscono una leva essenziale per decarbonizzare i trasporti” ha chiosato.  

Youth4Climate

Non manca il capitolo dedicato ai giovani: il coinvolgimento delle nuove generazione è un’altra priorità per l’Italia. Il Titolare del dicastero cita in merito, Youth4Climate, l’iniziativa portata avanti in partnership con UNDP, grazie alla quale sono stati già realizzati 150 progetti guidati da giovani di tutto il mondo.

Il Ministro, richiamando il motto scelto dalla Presidenza brasiliana per la COP30 ha commentato:

“Ho voluto chiudere con il riferimento ai giovani per sottolineare che ruolo e contributo dell’Italia a Belem, nelle forme e iniziative concrete che ho richiamato, anzitutto si ispirano al motto che la presidenza brasiliana ha scelto per la COP30.

Mi riferisco a quel “mutirao” che ci impone di lavorare insieme – governi, imprese, centri di ricerca, istituti finanziari, associazioni, comunità locali – per rispondere ad una sfida che è comune e per trovare soluzioni che combinino ambizione climatica e la necessaria azione per favorire stabilità e crescita attraverso la competitività”.

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