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COP24, Ministro Costa ‘Intensificare lotta ai cambiamenti climatici e stop a carbone entro il 2025’

Il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, ha partecipato ieri alla COP24 di Katowice. Di seguito il suo discorso, tenuto presso l’International Congress Centre della cittadina polacca, nell’ultimo giorno ufficiale di negoziati tesi alla definizione concreta delle regole per l’attuazione dell’Accordo di Parigi del 2015.

Desidero unire il mio ai ringraziamenti alla presidenza polacca della Cop 24 per la leadership e la determinazione con cui ha posto le basi per realizzare l’ultimo passo necessario per dar vita all’accordo di Parigi, lo strumento cardine cui abbiamo affidato la nostra lotta ai cambiamenti climatici. Non posso che constatare la ferma determinazione di tutti i Paesi che sono riuniti qui per concordare le regole che renderanno operativo il nuovo regime che abbiamo immaginato e pensato a Parigi.

La recente pubblicazione del rapporto IPCC sul cambiamento climatico ha ulteriormente confermato quanto già osserviamo quotidianamente con i nostri occhi, il crescente verificarsi degli impatti negativi del cambiamento del clima attraverso l’intensificarsi di eventi estremi in tutte le aree del pianeta.

Oggi come ieri siamo convinti dell’urgenza per la comunità internazionale di accelerare il passo per la lotta ai cambiamenti climatici, che non può prescindere dall’adozione di un pacchetto di regole efficaci ambiziose e applicabili a tutti, in pieno accordo con lo spirito di Parigi.

È con questa convinzione che continuiamo a lavorare nell’Unione europea e a tutti i fori internazionali a cui partecipiamo, per sostenere con forza non solo la necessità di una transizione verso un modello di società virtuosa e sostenibile, ma anche una piena integrazione tra le politiche di lotta al cambiamento climatico e l’agenda 2030. L’Unione europea è ampiamente in linea con il rispetto dei propri obiettivi al 2020; in questo contesto l’Italia, nello specifico, non solo è in linea con gli obiettivi al 2020 ma conta di superarli garantendo contemporaneamente concrete prospettive di crescita alle nostre aziende ed efficaci misure di salvaguardia dell’ambiente a totale beneficio di questa generazione e di quelle a venire.

Con la medesima determinazione e sguardo al futuro stiamo lavorando al Piano clima ed energia, che mira a definire le azioni necessarie per realizzare gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni e di incremento delle rinnovabili, che ci permetteranno di proseguire nel nostro percorso virtuoso di decarbonizzazione dell’economia.

Tra queste azioni intendiamo portare a termine con successo la piena eliminazione dell’uso del carbone entro il 2025; la nostra volontà di contrastare il cambiamento climatico non si esaurisce all’interno della sfera nazionale, ma si estende ben oltre i nostri confini. L’Italia, insieme agli altri Stati membri della Ue, continua ad essere tra i principali donatori della Finanza per il clima a sostegno delle azioni di mitigazione e adattamento nei Paesi in via di sviluppo, con una particolare attenzione a coloro che più sono esposti agli impatti e ai danni dovuti alle variazioni del clima, la nostra cooperazione bilaterale continua a lavorare con impegno affinché si riducano le vulnerabilità delle aree più povere del pianeta e con questo stesso fine che l’Italia continua a lavorare per riconoscere il ruolo chiave del fondo per l’adattamento in questo campo, annunciando anche quest’anno la nostra ferma intenzione di continuare in un prossimo futuro a sostenere finanziariamente e operativamente tale fondo con ulteriori 7 milioni di euro.

Il nostro impegno verso l’Africa è ulteriormente rafforzato dalla prossima apertura, il 28 gennaio del 2019 a Roma del Centro per l’Africa, presentato in occasione del G7 ambiente, che sarà operativo con il supporto delle Nazioni Unite e della Fao. Alla Cop 21 siamo riusciti, con pieno successo, a disegnare un nuovo ordine globale nel campo della lotta al clima che si realizzi attraverso azioni concertate tra una moltitudine di attori a livello internazionale, nazionale e locale. Ora qui dobbiamo essere pronti a raccogliere i frutti dell’intenso lavoro tecnico che abbiamo portato avanti in questi anni, al fine di dare finalmente vita al nuovo regime sancito a Parigi.

Le evidenze scientifiche e la realtà intorno a noi ci impongono di affrontare con la massima disponibilità e urgenza il surriscaldamento globale, assicurandoci di dare seguito agli impegni di Parigi perché per noi, Paese Italia, l’Accordo di Parigi è un riferimento ma anche un punto di partenza per un’ambizione sempre più alta, e come sempre l’Italia è pronta a offrire il suo contributo e a lavorare in modo che le esigenze di coloro che dispongono di minori capacità e risorse, o che sono più vulnerabili ai cambiamenti climatici, come i nostri amici del continente africano o delle piccole isole, siano adeguatamente affrontate e anche su questo noi ci spenderemo fino in fondo”.

Foto Agenzia SIR

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