L'Obiettivo

COP21: gas serra, l’UE ha già ridotto del 23% le emissioni nocive

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La Commissione europea soddisfatta: ‘Siamo riusciti a ridurre le emissioni del 23% tra il 1990 e il 2014 mentre l'economia, nell'arco dello stesso periodo, è cresciuta del 46%’. Grazie a nuove misure, è possibile arrivare al 40% entro il 2030.

Un risultato storico che rilancia con più forza l’azione della Commissione europea per la lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici. I Paesi dell’Unione europea hanno già diminuito, tutti assieme, le emissioni di gas serra del 23% tra il 1990 ed il 2014.

Un risultato ottimo, secondo la relazione presentata ieri a Bruxelles dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), “Trends and projections in Europe 2015“, che vede l’UE sulla buona strada per il conseguimento e il superamento dell’obiettivo 2020 di riduzione del 20% delle emissioni di gas serra.

Un dato di grande rilevanza, proprio in vista della Conferenza sul clima di Parigi (da tutti conosciuta come COP21, “XXI Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici”) che si terrà dal 30 novembre all’11 dicembre 2015.

A tal proposito, Miguel Arias Cañete, Commissario europeo responsabile per l’Azione per il clima e l’energia, ha dichiarato: “Questi risultati sono eloquenti, l’Europa è riuscita a ridurre le emissioni del 23% tra il 1990 e il 2014 mentre l’economia, nell’arco dello stesso periodo, è cresciuta del 46%. Abbiamo ripetutamente dimostrato che la protezione del clima e la crescita economica vanno di pari passo”.

L’impegno dell’Europa per ridurre le emissioni di gas serra ed investire nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili ha portato a vantaggi concreti. La relazione dimostra che l’UE è sulla buona strada verso il conseguimento degli obiettivi climatici stabiliti per il 2020 e indica inoltre che per raggiungere i nostri obiettivi a più lungo termine, per il 2030 e il 2050, è necessario un cambiamento radicale delle modalità di produzione e utilizzo dell’energia in Europa“, ha chiarito Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA.

Le proiezioni più recenti degli Stati membri indicano che entro il 2020 l’UE, con le misure vigenti, dovrebbe arrivare ad una riduzione del 24% e, con le misure aggiuntive già previste dagli Stati membri, ad una riduzione del 25%.

Secondo gli esperti e in base ai dati comunicati dai singoli Stati membri, le riduzioni previste dovrebbero consentire, entro il 2030, di diminuire le emissioni del 27% (con le misure vigenti) e del 30% (con misure supplementari già pianificate dagli Stati membri) rispetto ai livelli del 1990. Occorrono pertanto nuove strategie per conseguire l’obiettivo di riduzione del 40% entro il 2030.