produzioni audiovisive

Contenuti originali, Netflix investirà 8 miliardi di dollari (1 miliardo in Europa) nel 2018

di |

Netflix punta sempre di più nel vecchio continente, dove vuole investire oltre 1 miliardo di dollari per la produzione di film e serie tv. Intanto il 4 maggio per la piattaforma streaming esce 'Rimetti a noi i nostri debiti', primo film italiano prodotto dal colosso americano.

Netflix ha in programma, per il 2018, una spesa di 8 miliardi di dollari in contenuti originali, tra cui 1 miliardo solamente per le produzioni in Europa. “Non è tanto quanto può sembrare in un contesto globale contro giganti come Disney, ma è già qualcosa”, ha dichiarato Reed HastingsCEO del colosso americano dello streaming, intervenuto al Ted di Vancouver, in Canada.

Anche se per Hastings può sembrare poco, il budget rivisto sarà più del doppio di quello dell’anno scorso. La società americana espanderà sia la sua offerta di lingua inglese che quella di lingua straniera, con nuovi prodotti in produzione in Spagna, Germania, Italia, Francia, Polonia, Turchia e Paesi Bassi. Il forte aumento, che quasi quest’anno raddoppierà il numero di produzioni europee, avrà ripercussioni per le emittenti tradizionali che sono già alle prese su come attrarre e trattenere gli spettatori di fronte alla crescente concorrenza di Netflix e di altri player di streaming come Amazon.

“Abbiamo 55 titoli titoli attualmente in produzione nell’area Emea: serie tv, film, commedie e documentari. E questo è solo l’inizio. Il 2018 è stato più importante in termini di investimenti rispetto al 2017. E il 2019 sarà ancora più importante”, ha dichiarato Erick Barmack, vicepresidente dei contenuti internazionali Netflix.

In Italia

A poco più di due anni dal debutto del servizio in Italia, Netflix aumenta i suoi investimenti nel nostro Paese, dove sono in arrivo il primo film, due nuove serie, la seconda stagione di una serie già rodata ma anche docu-serie e live action. Netflix, in occasione dell’evento See What’s Next di Roma di mercoledì scorso ha svelato il cast della serie originale ‘Baby’, ispirata alle cronache dello scandalo delle baby-squillo dei Parioli. Diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, ‘Baby’, le cui riprese sono iniziate da cinque giorni, vede nel cast i giovani Benedetta Porcaroli, Alice Pagani e Riccardo Mandolini, accanto a Isabella Ferrari e Claudia Pandolfi, nei panni delle mamme di due adolescenti, e Paolo Calabresi.

È invece già pronto e debutterà su Netflix il 4 maggio, ‘Rimetti a Noi i Nostri Debiti’, il primo film originale italiano interpretato da due tra i più affermati attori del cinema italiano, Claudio Santamaria e Marco Giallini, che racconta una storia di debiti economici che si intrecciano con quelli morali.

In arrivo c’è anche ‘Luna Nera’, una nuova serie originale che racconta la storia un gruppo di donne accusate di stregoneria nell’Italia del XVII secolo, tratta da un manoscritto di Tiziana Triana e prodotta da Fandango.

L’escalation di Netflix

Le azioni di Netflix hanno toccato nuovi massimi questa settimana dopo che i numeri degli abbonati trimestrali hanno superato i 125 milioni. Il suo valore di mercato ha toccato 144 miliardi di dollari, rendendolo più grande di General Electric e IBM, e solo marginalmente inferiore a Walt Disney.

Netflix, ha affermato di puntare a un mercato internazionale di 700 milioni di famiglie abilitate alla banda larga. Questo dato esclude la Cina, l’unico grande mercato in cui Netflix non opera, ma comprende 300 milioni di famiglie in Europa, che sta diventando un mercato sempre più importante in quanto l’azienda tenta di sostenere il suo rapido tasso di crescita.

Oltre 73 milioni di abbonati di Netflix provengono da paesi al di fuori degli Stati Uniti, mentre i restanti si basano sul mercato nazionale. “Un maggiore investimento nelle produzioni europee è una gradita aggiunta alla scelta dei contenuti disponibili per gli spettatori”, ha affermato Jonathan Thompson, amministratore delegato di Digital UK, che gestisce la rete TV terrestre gratuita in Gran Bretagna. “Tuttavia, Netflix ha una lunga strada da percorrere per far corrispondere l’ampiezza e la profondità e la rilevanza nazionale offerta dalle emittenti del Regno Unito, in particolare le emittenti del servizio pubblico.”

Per approfondire