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Consolidamento: Altice piglia tutto. Dopo SFR e PT, ora punta su Bouygues

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L'imprenditore franco-israeliano Patrick Drahi punta su Bouygues, dopo aver speso oltre 20 miliardi di euro per acquisire SFR da Vivendi e gli asset di Portugal Telecom da Oi.

Il gruppo francese Altice tenta un nuovo colpo in Francia e, dopo l’acquisizione da 13,5 miliardi di SFR ora punta a Bouygues Telecom con un’offerta che secondo gli analisti potrebbe aggirarsi sugli 8 miliardi di euro.

A Parigi, le azioni Bouygues salgono del 3% e sono le migliori del Cac40 sulle anche se i contatti sono stati smentiti dalla società secondo cui “non e’ in corso alcuna negoziazione”.

Bouygues è il terzo operatore francese e aveva tentato anch’esso di acquisire SFR con un’offerta da 15,5 miliardi, ma Vivendi ha preferito l’offerta da 13,5 miliardi di euro di Altice, nonostante la velata opposizione del governo, sapendo che il deal avrebbe avuto meno difficoltà a passare dalle maglie dell’antitrust europeo.

Non avendo centrato l’obiettivo, Bouygues si è trovato in una posizione molto vulnerabile e l’imprenditore franco-israeliano Patrick Drahi – numero uno di Altice – non sembra voglia mollare la presa sul mercato, nonostante gli attacchi che lo scorso anno gli erano stati rivolti anche dal ministro dell’Industria, Arnaud Montebourg per via della sua residenza in Svizzera.

L’operazione, ovviamente, è tutta da vagliare sul piano dell’antitrust ma già il mercato ha dato il suo assenso: le azioni di tutti i protagonisti e anche delle altre società telefoniche hanno infatti registrato rialzi in Borsa.

L’eventuale offerta di Altice su Bouygues, sottolineano gli osservatori, dovrebbe comunque essere presentata prima della prossima asta delle frequenze 700 MHz, che dovrebbe portare nelle casse del governo circa 2 miliardi di euro.

Nelle scorse settimane, Altice ha acquisito anche gli asset di Portugal Telecom da Oi, nell’ambito di un’operazione da 7,4 miliardi di euro.