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Conservatori digitali: Anorc e Assoprovider diffidano l’Agid

Le Associazioni Anorc, Associazione nazionale per Operatori responsabili della conservazione digitale, e Assoprovider hanno inviato oggi una diffida all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) chiedendo l’immediato ritiro del provvedimento di sospensione degli accreditamenti per l’attività di conservazione di documenti informatici prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

L’atto emanato dall’AgID è gravissimo poiché creerà non poche distorsioni e disparità su un mercato, quello del digitale, già profondamente instabile a causa delle continue, poco tempestive e non sempre apprezzabili modifiche della normativa di riferimento”. Lo dichiara Fulvio Sarzana, avvocato dello Studio Legale di Roma Sarzana e Associati che ha firmato la missiva per conto dell’Assoprovider.

Il provvedimento di sospensione comparso improvvisamente il 20 ottobre sul sito dell’AGID – prosegue Sarzana – appare in grado di pregiudicare gravemente la diffusione delle tecnologie dell’informazione all’interno della Pubblica Amministrazione e di creare distorsioni al mercato delle piccole e medie imprese

Questo pasticcio amministrativo rappresenta una inequivocabile violazione delle regole della concorrenza poiché crea un’ingiustificata disparità di trattamento tra chi ha fatto domanda di accreditamento prima del 14 settembre 2016 e chi ci ha provato dopo, e magari si vede ora preclusa la partecipazione a importanti bandi di gara”.

Lo dichiara l’avvocato Andrea Lisi, segretario generale di Anorc, che spiega: “Chi intende accreditarsi oggi è sottoposto a regole più stringenti di quelle di cui ha goduto, e gode, chi è già accreditato. Inoltre, questo è il passaggio più surreale, attualmente non esistono organismi in grado di certificare ciò che viene previsto oggi dal CAD. Contro questa decisione illogica avviata da AgID – conclude il Segretario generale di Anorc – come associazione che opera a tutela del mercato digitale, insieme ad Assoprovider abbiamo già avanzato una richiesta di riesame in autotutela e annullamento d’ufficio di atto illegittimo”.

Le due Associazioni, che hanno inviato la missiva per conoscenza alla nuova struttura del Commissario per il digitale presso la Presidenza del Consiglio, chiedono congiuntamente all’Agenzia presieduta da Antonio Samaritani:previa sospensione degli effetti dell’atto e riesame del provvedimento di sospensione dell’accreditamento, di procedere al suo annullamento d’ufficio al fine di garantire piena correttezza e parità di trattamento di tutti i soggetti conservatori accreditati e che intendono chiedere l’accreditamento”.

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