Condivisione sicura dei dati tra cloud privati, l’Ue promuove la proposta del Mef

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Nell’ambito del nuovo programma europeo di finanziamento alla ricerca scientifica ed innovazione tecnologica Horizon2020il Ministero dell’economia e delle finanze ha coordinato la presentazione di una proposta progettuale in risposta alla prima call Horizon ICT, dedicata specificamente al Topic ICT-07-2014, “Servizi ed Infrastrutture Cloud Avanzate”, risultata terza su 140 proposte presentate da consorzi di organizzazioni di tutta Europa in risposta a questo specifico tema.
La Direzione dei sistemi informativi e dell’innovazione del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi, è attualmente già impegnata in attività di ricerca ed innovazione tecnologica nel settore delle infrastrutture cloud e del cloud security.
In tale contesto la Direzione dei sistemi informativi e dell’innovazione ha guidato un consorzio di organizzazioni costituito ad hoc, e composto da 11 organizzazioni provenienti da sei Stati diversi (Austria, Estonia, Israele, Malta, Regno Unito e naturalmente Italia), nella presentazione di una proposta progettuale denominata “SUNFISH” (SecUre iNFormatIon SHaring in federated heterogeneous private clouds), avente come finalità principale lo sviluppo di una soluzione di integrazione sicura di cloud diversi per la condivisione protetta di dati, proposta che la Commissione europea ha valutato con favore, acconsentendo a finanziare direttamente il progetto con un contributo di oltre 4,5 milioni di euro.
Il consorzio di organizzazioni coordinate dal MEF, supportato nella presentazione della proposta progettuale da Sogei – Società Generale d’Informatica SpA, raggruppa rappresentanti delle Istituzioni, dell’Accademia, come anche alcuni fra i principali attori industriali del settore. Nello specifico, le pubbliche amministrazioni europee coinvolte sono – oltre al MEF nel ruolo di attore coordinatore – il Ministero delle Finanze maltese, l’Agenzia maltese per le Tecnologie dell’Informazione (MITA) e la Cyber Crime Unit dell’organizzazione di cooperazione regionale delle forze di polizia del Regno Unito SEROCU. Partecipa al consorzio anche il CIS dell’Università di Roma “Sapienza” – Centro di Ricerca di Cyber Intelligence and Information Security all’avanguardia in Europa per le ricerche in tema di cyber security, information assurance e protezione delle infrastrutture critiche.
In molte aree di applicazione un modello cloud si traduce in una perdita percepita di controllo sui dati. Il progetto SUNFISH svilupperà tre scenari applicativi con diversi requisiti di sicurezza, che verranno utilizzati come casi di validazione della soluzione realizzata. Tra questi è previsto lo sviluppo di un progetto pilota italiano da parte del MEF insieme a Sogei, in cooperazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, per testare le funzionalità della soluzione sviluppata per la condivisione di dati sensibili all’interno di una infrastruttura cloud sicura. Il progetto assumerà particolare rilievo nell’attuale contesto di ampliamento delle competenze del Ministero in tema di gestione retributiva del personale della Pubblica Amministrazione, che – a partire dal 1° gennaio 2015 – riguarderà anche il personale della Polizia di Stato.
La soluzione sviluppata dal progetto SUNFISH sarebbe potenzialmente applicabile a numerosi altri campi della Pubblica Amministrazione. Grazie allo sviluppo di tecniche di workload management tra cloud federati, sarà possibile a Enti Pubblici di condividere le proprie infrastrutture IT, così da ottimizzarne l’uso. L’auspicio è che i vari piloti – e più generalmente l’intero progetto SUNFISH – possano apportare benefici concreti sia alle Istituzioni coinvolte, sia alla più ampia comunità europea della ricerca e dell’innovazione.