Il progetto

Concorso ‘Lavorare per l’Europa, diritto al futuro’. Il liceo Majorana di Orvieto riceve il primo premio a Varsavia

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Con il progetto www.lavorodunquesono.eu il liceo Majorana si è aggiudicato il primo premio del Concorso Internazionale promosso dall’Associazione GiovaniIdee tenuto in Polonia.

Il Liceo Majorana di Orvieto si è aggiudicato il primo premio a Varsavia in un progetto europeo di educazione alla cittadinanza, nella splendida cornice dell’Accademia delle scienze. La delegazione di studentesse della classe 4S2, accompagnate dalla prof.ssa Cristina Laurenti, ha ricevuto il primo premio del Concorso Internazionale promosso dall’Associazione GiovaniIdee sul tema “Lavorare per l’Europa: diritto al futuro”.

La finalità del concorso, a cui hanno partecipato scuole da tutta Europa, e il Majorana per la prima volta, è  stata quella di proporre nuovi strumenti e azioni di promozione dell´impegno sociale e dell´integrazione comunitaria a favore dei giovani, anche in contrapposizione al diffuso euroscetticismo. Questa edizione era incentrata sulla formazione e il lavoro, elementi non prescindibili per garantire quel “Diritto al Futuro” a cui tutti i giovani cittadini aspirano, indipendentemente dalla provenienza geografica e dalle diversità linguistico-culturali; questione tanto più urgente ora che la precarietà ci può portare a posticipare le decisioni importanti della vita o peggio all’indifferenza per il domani e di conseguenza per il nostro paese e per l´Europa. La classe ha partecipato con la creazione del sito web www.lavorodunquesono.eu, che è stato giudicato il miglior prodotto con la seguente motivazione:

  • la ricchezza e l’originalità dei contenuti
  • l’eleganza della grafica
  • l’uso espressivo e pertinente della lingua italiana e della lingua inglese

Coordinati dalla prof.ssa Tiziana Mari e dal prof. Luca Rondolini, gli studenti hanno cominciato a lavorare al progetto all’inizio dell’anno scolastico e hanno consegnato il prodotto a fine gennaio. Tanti laboratori pomeridiani per mettere a fuoco le Idee, per organizzarle e realizzarle. (Guarda il Backstage)

La piattaforma lavorodunquesono.eu propone ambiziosamente una vasta gamma di scopi, tutti concernenti il lavoro e la sua ricerca, articolata in diverse sezioni:

  • la  sezione history invita a una riflessione sulla storia recente del lavoro e della sua ricerca, utilizzando il mezzo artistico (un videoclip scritto, diretto, recitato e montato dagli studenti) come stimolo creativo e ironico alla riflessione: tre colloqui di lavoro, tre flash di tempi diversi (boom economico, irrealtà televisiva degli anni ‘80, momento attuale), realtà e sogni fino a un 2016 kafkiano in cui la fila per il lavoro è eterna e la porta del lavoro (come quella della Legge nel Processo) sembra (prima di accedere al sito) chiusa;
  • la sezione suggestions suggerisce strategie pratiche per la stesura del curriculum, prepararsi al colloquio, sviluppare un’idea progettuale;
  • la sezione events and initiatives inquadra un ventaglio articolato di strumenti e campagne:
  • un contest (for a new future) su iniziative progettuali dei giovani europei;
  • un forum che dà l’opportunità ai giovani di tutta Europa di condividere idee e pensieri sul lavoro e sull’Europa;
  • la campagna my little corner of Europe, che attraverso l’hashtag #mylittlecornerofeurope e la condivisione di selfie da tutta Europa vuol far sentire tutti i giovani un po’ più europei;
  • un open day virtuale che ha la funzione di mettere in contatto diretto aziende e giovani, per creare un ponte reale tra domanda e offerta;
  • infine la sezione news ospita un web-magazine per discutere di temi di ampio respiro, ovviamente aperto al contributo di tutti attraverso i contatti forniti dal sito stesso.

Il sito, come spiega il Prof. Luca Rondolini, ha l’obiettivo immediato di guidare la gioventù europea alla ricerca del lavoro, ma il progetto non è soltanto questo: l’aspirazione più grande è quella di far riflettere i giovani, costruttori della futura Europa, sull’essenza valoriale del lavoro. Il sito auspica e promuove nei fatti un cambio di rotta rispetto alla disumanizzazione attuale per ricollocare il lavoro nella dimensione dell’essere: di qui il titolo. Di fronte alla sfide future la soluzione che propone il sito è un fecondo intreccio di utopia e realismo.

La prof.ssa Tiziana Mari ci tiene a sottolineare che questa attività, come tutte quelle all’interno del progetto di educazione alla cittadinanza, va al di là della competizione e del premio, che ovviamente ci gratifica e ci riempie d’orgoglio. La caratteristica di questi progetti sta nella partecipazione attiva di noi studenti, nel reale laboratorio delle IDEE, nell’acquisizione di autonomia individuale e di competenze trasversali e soprattutto nella capacità di creare nuovi modelli e strumenti spendibili in altri contesti.

Sono progetti insomma che rimangono sempre aperti a nuovi sviluppi.