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Comunicazioni elettroniche, al via il Tavolo tecnico. Butti: “Diffondere l’Edge Cloud Computing nelle reti degli operatori di Tlc”

Un Tavolo tecnico permanente e in ascolto dell’intera filiera delle comunicazioni elettroniche

Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) ha ufficialmente inaugurato il Tavolo tecnico permanente dedicato alla filiera italiana delle comunicazioni elettroniche, della società dell’informazione e dei media audiovisivi. Si tratta di una nuova piattaforma di confronto strutturato e continuativo tra Governo, Autorità di regolazione e imprese, concepita per affrontare in modo sistemico le sfide e le opportunità dell’innovazione digitale.

Questo Tavolo rappresenta la naturale evoluzione del ciclo di incontri e consultazioni, svolti dal DTD e da me presieduti, nel corso dei quali sono già state tracciate alcune direttrici per orientare le discussioni con il Governo e tra tutti i soggetti del mercato interessati” ha sottolineato il Sottosegretario Alessio Butti. “Si tratta di uno strumento operativo di confronto stabiletrasversale e orientato ai risultati, capace di accompagnare con continuità l’evoluzione di un settore strategico e in costante trasformazione”.

Il Tavolo, ha spiegato Butti nel suo intervento, “è stato istituito con un obiettivo chiaro e ambizioso: promuovere un confronto strutturato, permanente e costruttivo tra tutti i portatori di interesse della filiera, favorendo un dialogo aperto e orientato alla condivisione di proposte, criticità e visioni strategiche. Si tratta, quindi, uno strumento operativo di confronto stabile, trasversale e orientato ai risultati, capace di accompagnare con continuità l’evoluzione di un settore strategico e in costante trasformazione”.

In questo contesto – ha proseguito il Sottosegretario – il Tavolo si propone di perseguire due obiettivi prioritari. Il primo è quello di massimizzare la qualità e l’accessibilità dei servizi digitali utilizzati dai clienti e la loro sostenibilità. Il secondo obiettivo riguarda il rafforzamento delle politiche pubbliche nazionali dei diversi settori di interesse”.

Uno strumento che pone al centro la valorizzazione di “principi fondamentali”: “Parliamo, ad esempio, di inclusione digitale, trasparenza e legalità dei contenuti, neutralità tecnologica, interoperabilità tra sistemi e tutela rafforzata dei diritti degli utenti”, ha precisato Butti.

Le tecnologie al centro della trasformazione

Butti ha anche indicato dei “trend” specifici che vanno a plasmare la realtà economica, infrastrutturale e digitale del Paese.

Trend settoriali che interessano direttamente la trasformazione digitale di ambiti strategici come la Pubblica Amministrazione, la mobilità, la sanità, l’istruzione, l’industria e l’ambiente”, ha specificato il Sottosegretario, e “trend tecnologici, che sono leve, da un lato, per la crescita economica e sociale e, dall’altro, per l’architettura della rete e per i modelli di business degli operatori di telecomunicazioni e dei provider di contenuti e di applicazioni. Tra i principali vediamo i nuovi modelli di intelligenza artificiale, basati su LLM (Large Language Models), che utilizzano tecniche di deep learning e sono specializzati nella comprensione, analisi e generazione del linguaggio naturale”.

A questi si aggiungono i “trend tecnologici, che stanno trasformando in profondità le architetture delle reti: penso, ad esempio, al Cloud RAN, all’Edge Cloud Computing, all’IoT, alle reti 6G, alle soluzioni ‘Open’ (come l’Open RAN) o all’integrazione con le reti non terrestri (NTN – Non-Terrestrial Networks)”.

A chiudere ci sono i trend normativi, che secondo Butti “plasmano l’ecosistema digitale. Tra questi si riaffermano alcuni principi fondanti, la cui attualità risulta rafforzata dalle sfide tecnologiche in corso. Primo fra tutti, il principio di neutralità della rete, che garantisce la libera circolazione delle informazioni, e un accesso equo e non discriminatorio ai contenuti e ai servizi online. Allo stesso modo, il diritto di accesso a Internet assume una valenza sempre più marcata come diritto sociale e rappresenta precondizione per l’effettiva cittadinanza digitale”.

Da non dimenticare il principio di sovranità tecnologica, intesa come la capacità dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri di sviluppare, governare e regolare le tecnologie strategiche.

Queste tecnologie non solo rappresentano la base per lo sviluppo di nuovi modelli di business, ma hanno anche un impatto diretto su settori strategici come sanità, mobilità, istruzione e industria, contribuendo a rafforzare la competitività del sistema Italia a livello globale.

Centralità dell’Edge Cloud Computing

Sulla base di quanto da voi rappresentato nel corso delle recenti audizioni, un primo ambito concreto, su cui possiamo da subito avviare una collaborazione efficace, riguarda la diffusione dell’Edge Cloud Computing nelle reti degli operatori di telecomunicazioni. Si tratta di una sfida strategica e, al tempo stesso, di una reale opportunità”, ha sottolineato il Sottosegretario.

La Commissione europea – attraverso la DG CONNECT – ha riconosciuto come l’Edge Cloud Computing rappresenti un abilitatore chiave per migliorare le prestazioni dei servizi applicativi sulle reti geografiche, e ha delineato una traiettoria chiara e ambiziosa all’interno della visione per la Digital Decade 2030.

In parallelo, sempre a livello euro-unitario, sono stati avviati importanti programmi di cooperazione, iniziative di standardizzazione aperta, reti di sperimentazione e piattaforme federate, costruite in sinergia con industrie, PMI, start-up e centri di ricerca.
Anche a livello nazionale
– ha aggiunto Butti – il Governo si è attivato con iniziative concrete. In particolare, nel predetto ambito dell’Edge Cloud Computing nelle reti degli operatori di telecomunicazioni, abbiamo già avviato le prime sperimentazioni sul campo, per verificare sul territorio le potenzialità di queste tecnologie e preparare il terreno a uno sviluppo coordinato ed efficace”.

Il prossimo traguardo che bisogna definire, ha detto il Sottosegretario, consiste nella pianificazione di soluzioni, che sfruttino “servizi e tecnologie innovative”, con un’attenzione particolare alle potenzialità dell’Edge Cloud Computing.

Collaborazioni istituzionali e impegno condiviso

Il Governo chiede in questo percorso uno sforzo condiviso “per migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini, imprese e pubbliche Amministrazioni, pur mantenendo elevati gli standard di efficienza imposti dalle dinamiche industriali di settore. Il Governo ha già intrapreso un percorso chiaro in questa direzione, attraverso il PNRR e altri strumenti di policy messi in campo”, ha precisato Butti.

A conferma della rilevanza sistemica dell’iniziativa, partecipano al Tavolo anche l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le imprese della filiera sono chiamate a contribuire attivamente, promuovendo elevati standard qualitativi e un ecosistema digitale innovativo e resiliente.

Prime azioni operative e prossimi passi

Tra le prime misure concrete proposte dal DTD figura la promozione dell’Edge Cloud Computing nelle reti degli operatori di telecomunicazioni, in linea con le sperimentazioni già avviate a livello nazionale. Particolare attenzione sarà dedicata alla cooperazione tra operatori, fornitori di contenuti, applicazioni e piattaforme digitali.

Il percorso del Tavolo continuerà con incontri periodici e la creazione di gruppi tematici incaricati di sviluppare proposte operative da presentare nei prossimi appuntamenti. L’obiettivo è sostenere in modo efficace le politiche pubbliche per la trasformazione digitale del Paese.

Il Tavolo rappresenta un passo fondamentale verso un’Italia più digitale, trasparente e tecnologicamente avanzata. È il simbolo di una strategia pubblica che vuole rendere la trasformazione digitale non solo un obiettivo, ma una realtà condivisa e concreta.

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