Attraverso l’adesione dell’Italia alla Grand coalition for Digital Jobs si porta avanti anche nel nostro Paese l’azione tesa a promuovere e valorizzare le attività e i progetti per migliorare e diffondere le competenze digitali tra la popolazione, il mondo delle imprese e la Pubblica Ammnistrazione.
Il sito web Competenzedigitali.agid.gov.it dell’Agenzia per l’Italia digitale si propone come punto di riferimento per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Unione europea e dal Governo italiano in tema di digital skills, aiutando imprese, enti pubblici e associazioni a prendere parte all’iniziativa di trasformazione economica e scoiale già stabilita dalla strategia “Europa 2020”.
Acquisire delle competenze digitali significa poter lavorare, partecipare al processo di crescita e di innovazione e condividere esperienze e buone pratiche che migliorano la nostra vita e quella della comunità in cui viviamo. Al contrario, la mancanza di digital skills è causa di esclusione, isolamento, povertà, disoccupazione, disagio e conflitto sociale.
Al momento, come evidenzia la home page del sito, sono più di 860 mila i cittadini coinvolti in attività di alfabetizzazione digitale di base, quasi 17 mila le piccole e medie imprese che hanno aderito e più di 5 mila le Pubbliche Amministrazioni.
Per scoprire il programma e le attività del network ci sono le voci di consultazione disposte nella parte superiore della home page, divise in: “Coalizione”, “Comitato”, “Progetti”, “Cruscotto”, “Documentazione”, “Finanziamenti”, “Contatti”, “Cerca”.
Le pagine del sito sono realizzate a partire da documenti di testo ed interattivi, supportati da alcune immagini e link di navigazione rapida. Grazie alla finestra “Visualizza il cruscotto delle competenze digitali” e alla loro “Distribuzione geografica”, si ha immediatamente una panoramica nazionale piuttosto esplicita della diffusione delle digital skills tra gli italiani, mentre per l’informazione aggiornata sul tema c’è l’area “Notizie”.
Una vetrina web nel complesso piuttosto semplice, orientata ad una consultazione rapida ed efficace, ma povera graficamente e non funzionale alla comunicazione di tipo sociale e alle pratiche ormai diffuse di sharing utili a creare una comunità a sostegno dei progetti. Il sito, infine, non offre applicazione mobile, ma risulta ottimizzato per la navigazione da smartphone, garantendone sia l’accessibilità, sia l’utilizzo.
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