la conferenza

ComoLake2023, Cingolani (Leonardo): nel Piano 2024 massiccia digitalizzazione con AI

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Roberto Cingolani, ad di Leonardo al ComoLake2023 - Next Generation Innovations: 'L’AI è “bellissima” ma “deve valerne davvero la pena”, ha aggiunto l’ex ministro, perché i consumi sono altissimi.

Leonardo nel piano industriale che presenterà all’inizio del 2024 punterà “a una massiccia digitalizzazione tramite l’impiego dell’intelligenza artificiale”. Lo ha affermato l’amministratore delegato del gruppo, Roberto Cingolani, nel corso del suo intervento a ComoLake2023, la conferenza internazionale organizzata da Now Italia in corso a Cernobbio il 5, 6 e 7 ottobre.

Fra gli investimenti più significativi, Cingolani ha citato il supercomputer Davinci-1, che “è uno dei primi tre al mondo”.

Digitalizzazione massiccia

Si tratta, ha spiegato Cingolani, di “una massiccia digitalizzazione a partire dai prodotti e dai servizi, una introduzione fortissima di AI sia nei prodotti sia nel ciclo di vita dei prodotti che venderemo”. “Non sono miglioramenti solo per chi compra, per l’acquirente, ma anche servizi che negli anni accompagnano la tecnologia e la rendono sempre aggiornata. Il futuro passa da lì”, ha concluso.

Cingolani, l’AI deve valerne la pena

L’AI è “bellissima” ma “deve valerne davvero la pena”, ha aggiunto l’ex ministro, perché i consumi sono altissimi.

L’AI, aggiunge, Cingolani, “è una specie nuova” rispetto all’uomo. Le differenze sono sostanziali: i robot si muovono su un’unica base dati, su un unico cervellone. Sono il frutto di un algoritmo, un cervello unico con tanti robot schiavi che si adeguano ad un pensiero unico. “Serviranno aspetti regolatori notevoli per regolarli”, dice Cingolani. Tanto più che le macchine hanno una intelligenza algoritmica, appunto, diversamente dall’uomo che dispone di una intelligenza biochimica.  

L’uomo ha un apparato riproduttivo, le macchine no. Le macchine non muoiono, ma possono essere spente e riaccese a seconda dei casi. Non provano nulla. L’uomo ha un apparato digestivo, le macchine no. Le macchine non possono essere educate. “Le macchine arrivano tutte alla stessa scelta: non hanno timore di continuità della specie, non hanno l’istinto di sopravvivenza, infine non possono essere educate. L’intelligenza artificiale non è un pericolo ma occorre utilizzare l’intelligenza naturale”, ha detto.