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Commissione Ue a Facebook, YouTube, Twitter e Telegram: ‘Rimuovere contenuti terroristici entro un’ora’

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La Commissione Ue ha obbligato i giganti del web a rimuovere entro un’ora i contenuti terroristici e in modo più rapido rispetto ad oggi e più efficiente tutti gli altri post e video illegali, altrimenti scatterà una regolamentazione. Gli Isp europei: ‘Impossibile rispettare il limite dell’ora’.

L’aut aut della Commissione Europea a Facebook, YouTube, Twitter, Telegram & Co. “O rimuovete i contenuti terroristici online entro un’ora e dimostrate, nell’arco di tre mesi, di essere anche in grado cancellare in modo più rapido rispetto ad oggi e più efficiente post e video che incitano all’odio e alla violenza, materiale pedopornografico, merci contraffatte e prodotti che violano il diritto d’autore oppure approveremo una norma che vi obbligherà a farlo”, è questo il messaggio inviato dall’Unione europea ai giganti del web, che rischiano in pochi mesi di perdere l’autoregolamentazione, come dichiarato da Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale: “Le piattaforme online stanno diventando la principale fonte di accesso alle informazioni per le persone, quindi hanno la responsabilità di mettere a disposizione dei loro utenti un ambiente sicuro. Ciò che è illegale offline lo è anche online. Sebbene diverse piattaforme abbiano rimosso quantità senza precedenti di contenuti illegali, dimostrando così che l’autoregolamentazione può funzionare, dobbiamo reagire più velocemente contro la propaganda terroristica e altri contenuti illegali che rappresentano una grave minaccia per la sicurezza e per i diritti fondamentali dei nostri cittadini”.

Rimuovere entro un’ora i contenuti terroristici online

Secondo la Commissione Ue, i contenuti terroristici online costituiscono una minaccia particolarmente grave alla sicurezza dei cittadini europei e la loro proliferazione deve quindi essere trattata come una questione della massima urgenza. Questo è il motivo per cui raccomanda anche disposizioni più stringenti per arginare ulteriormente i contenuti terroristici online.

  • Intervento entro un’ora come regola generale: considerando che i contenuti terroristici producono maggiori danni durante le prime ore successive alla loro pubblicazione online, come regola generale tutte le imprese dovrebbero rimuoverli entro un’ora dalla loro segnalazione.
  • Rilevazione più rapida e rimozione efficace: oltre a basarsi sulle segnalazioni, le società del web dovrebbero attuare misure proattive, compresa la rilevazione automatizzata, per rimuovere o disabilitare in modo rapido ed efficace i contenuti terroristici e prevenirne la ricomparsa. Per aiutare le piattaforme più piccole le imprese dovrebbero condividere e ottimizzare strumenti tecnologici adeguati e sviluppare accordi di collaborazione che consentano una migliore cooperazione con le autorità pertinenti, compresa Europol.
  • Miglioramento del sistema delle segnalazioni qualificate: dovrebbero essere predisposte procedure accelerate per il trattamento più rapido possibile delle segnalazioni qualificate; gli Stati membri dal canto loro devono assicurarsi di avere le risorse e le competenze necessarie per individuare, identificare e segnalare i contenuti di natura terroristica.
  • Comunicazioni periodiche: gli Stati membri dovrebbero informare la Commissione, ad intervalli regolari e preferibilmente ogni tre mesi, in merito alle segnalazioni qualificate e al seguito loro dato, nonché alla collaborazione generale con le imprese per arginare i contenuti terroristici online.

La replica degli Isp

L’associazione EuroISPA, che rappresenta più di 2500 ISP europei, ha risposto con una serie di dubbi sulla proposta della Commissione Ue. In sostanza ha espresso preoccupazione nell’uso di filtri automatici e di “fidati flagger” per valutare la legalità dei contenuti che porterebbero a un blocco eccessivo e anche alla censura di contenuti legali. L’associazione, ha aggiunto, che le misure proattive, specialmente in combinazione con tali metodi di filtraggio automatico, sono in contrasto con la recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE e dei tribunali nazionali. Infine EuroISPA ha definito “irragionevole il limite di un’ora, perché sarebbe quasi impossibili da attuare per il vasto numero di piccole e medie imprese in tutta Europa“.

Prossime tappe

La Commissione monitorerà i provvedimenti adottati in risposta alla raccomandazione e deciderà se siano necessarie ulteriori misure, ove necessario anche di carattere legislativo. La Commissione proseguirà inoltre il proprio lavoro di analisi, in stretta collaborazione con i soggetti interessati, e in tale contesto avvierà una consultazione pubblica al riguardo nel corso delle prossime settimane. Per permettere di monitorare gli effetti della raccomandazione, gli Stati membri e le imprese saranno tenuti a trasmettere le informazioni pertinenti sui contenuti terroristici entro tre mesi, e su qualunque altro contenuto illegale entro sei mesi.

Rimuovere in modo più rapido ed efficiente anche gli altri contenuti online illegali

Per la Commissione Ue “la diffusione di contenuti illegali online mina la fiducia dei cittadini nei confronti di Internet e costituisce una minaccia per la sicurezza”. Sebbene siano stati compiuti progressi nella protezione dei cittadini europei online, ha detto Bruxelles, le piattaforme devono raddoppiare i loro sforzi tesi a eliminare dal web i contenuti illegali in modo più rapido ed efficiente. La raccomandazione riguarda post e video che incitano all’odio e alla violenza online, materiale pedopornografico, merci contraffatte e prodotti che violano il diritto d’autore.