Il piano

Commissione presenta bozza piano energetico “REPowerEU”. Obiettivo: ridurre domanda gas russo di due terzi entro l’anno

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La Commissione europea lancia piano per rendere l'UE indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030. Fondamentale potenziare efficienza energetica, fonti pulite e infrastrutture, ma anche diversificare al massimo le forniture da altri Paesi. Appuntamento dei leader europei il 10 e 11 marzo a Versailles.

Illustrato il piano REPowerEU

Prima passeremo alle energie rinnovabili e all’idrogeno, combinati con una maggiore efficienza energetica, prima saremo veramente indipendenti e liberi di gestire il nostro sistema energetico”. Così ha detto la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla presentazione della bozza di piano dal titolo “REPowerEU“.

Si tratta di un pacchetto di azioni tese ad affrontare il rialzo dei prezzi delle materie prime energetiche e a ricostruire le scorte europee di gas per il prossimo periodo invernale, diversificando le forniture, accelerando sulle rinnovabili e nel sostituire questo combustibile sia nel riscaldamento, sia nella produzione di energia.

Se l’Europa riuscirà a far questo sarà possibile ridurre di quasi due terzi la domanda continentale di gas russo già entro l’anno, per divenire pienamente indipendenti invece prima del 2030.

Ad oggi, il 45% dei rifornimenti di gas dell’Unione provengono dalla Russia, così come un terzo del petrolio importato e la metà del carbone.

Mano gas russo, più rinnovabili e idrogeno

Dobbiamo agire ora per mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare la nostra fornitura di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita”, ha spiegato la presidente.

Dobbiamo investire di più sulle fonti rinnovabili – ha poi dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – perché sono una fonte energetica illimitata, pulita e che crea posti di lavoro e crescita economica. La guerra di Putin in Ucraina ci ha dimostrato concretamente quanto sia urgente la transizione ecologica dell’Unione”.

L’invasione russa dell’Ucraina ha aggravato la situazione, aumentando l’insicurezza negli approvvigionamenti e portando i prezzi dell’energia a livelli senza precedenti. Per le restanti settimane di questo inverno l’Europa dispone di quantità sufficienti di gas, ma dobbiamo ricostituire urgentemente le nostre riserve per il prossimo anno”, ha invece commentato il Commissario per l’Energia, Kadri SImons.

I pilatri dell’azione UE

La Commissione ha annunciato entro aprile 2022 una nuova proposta di legge per migliorare lo stoccaggio sotterraneo di gas in tutta Europa, portando la capacità al 90% entro il 1° ottobre di ogni anno.

Per portare a termine il piano RepowerEU si dovrà però potenziare di molto la resilienza del sistema energetico, partendo da due pilastri strutturali:

  • la diversificazione degli approvvigionamenti di gas, anche tramite un aumento delle forniture di gas liquido o GNL e una rete più ampia di infrastrutture per il trasporto della risorsa;
  • potenziamento dell’efficienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili, da cui accelerare nell’elettrificazione e la decarbonizzazione dell’economia e degli edifici, eliminando i combustibili fossili.

Già grazie al “Fit for 55” l’Unione europea spera di ridurre del 30% il consumo annuo di gas, circa 100 miliardi di metri cubi, entro il 2030. Ma con il RepowerEU potremmo fare a meno di altri 155 miliardi di metri cubi di gas, che è equivalente al totale delle importazioni dalla Russia nel 2021, si legge nel comunicato diffuso da Bruxelles.

Adesso l’attenzione si sposta invece in Francia, a Versailles, dove i leader europei si incontreranno il 10 e 11 marzo prossimi per ampliare questo piano e provvedere alla piena autonomia energetica del continente.

Un’autonomia che va oltre il pur fondamentale ambito energetico, per abbracciare altri settori strategici per l’esistenza stessa dell’unione e il suo futuro nel mondo globalizzato, tra cui: materie prime, semiconduttori, salute, tecnologie digitali, alimentazione, nuove tecnologie (5G, intelligenza artificiale, cloud).