Diritti Tv

Come vedremo la Serie A i prossimi anni?

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Il prossimo anno dovrebbe restare tutto com'è adesso sul fronte dei diritti del calcio. La vera rivoluzione potrebbe avvenire nel triennio 2021-2024.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

La Juventus ha appena conquistato il suo nono titolo nazionale consecutivo, ma non è certo stato un campionato di calcio come gli altri. La pandemia ha obbligato prima a mesi di stop assoluto e poi a un’inedita compressione degli impegni, con le squadre impegnate nel torneo obbligate a giocare ogni due o tre giorni. Ad agosto in Portogallo ci sarà l’ultima fase della Champions League con l’inedita formula del torneo a eliminazione secca tra le ultime otto, e poi il 12 settembre, senza soluzione di continuità, inizierà il nuovo campionato di Serie A.

Serie A tra Sky e Dazn

Per i tifosi di calcio che amano seguire le partite con la pay tv – visto che, almeno per il momento, Sky e DAZN continuano a detenere il monopolio dei diritti per i match televisivi – ci sono state quindi settimane “vuote” – con un drastico calo degli spettatori, e di conseguenza brutte notizie per gli operatori televisivi che si sono sempre basati su quelli per le offerte commerciali pubblicitarie – e poi un’abbuffata col rischio di strozzarsi, tanto da non sapere se una partita era l’ultima del turno precedente o la prima del successivo. Ma come andrà l’anno prossimo, considerando anche che si sarà l’Europeo – rimandato proprio a causa del Covid-19 – da disputare?

Il momento difficile di Sky per il calcio

Gli ultimi mesi sono stati decisamente impegnativi per Sky (su SOStariffe.it si possono trovare le offerte con i vari pacchetti per gustarsi il calcio in tv), che basa gran parte del proprio appeal non soltanto su film, programmi originali e serie tv, ma soprattutto sul fatto di essere il vincitore dell’asta per i diritti delle partite dell’attuale triennio. Prima la diatriba sull’ultima rata per i diritti tv da pagare alla Lega Calcio (il periodo decisamente particolare ha spinto Sky, DAZN e Img a chiedere uno sconto), poi la decisione dello scorso 4 giugno del Consiglio di Stato, che ha sancito la fine delle esclusive per Sky e DAZN.

Il 13 luglio si è riusciti in extremis a scongiurare l’oscuramento delle partite su Sky (comprese le ultime sei giornate del campionato) grazie all’assemblea straordinaria della Lega Calcio, che per tutelare i tifosi ha deciso di non dare seguito alle minacce, ma è stata questione di una manciata di voti. E per il futuro (non immediato, visto che ancora per il 2020/2021 dovrebbe rimanere tutto come ora) c’è tanta incertezza: vengono studiate nuove proposte per approfittare delle nuove modalità offerte dallo streaming, e c’è perfino Amazon che, manco a dirlo, ha fiutato l’affare e prima o poi farà la sua mossa, sparigliando il mercato.

La proposta De Laurentiis per la Serie A: abbonamento a 36 euro al mese

Al momento, chi non vuole perdersi nemmeno una partita della propria squadra – soprattutto se è un top club che partecipa anche alle competizioni europee – deve avere Sky Calcio e Sky Sport (a una quindicina di euro a pacchetto ogni mese, a meno di sconti) ma anche DAZN per le tre partite di Serie A che ogni giornata sono trasmesse soltanto dalla piattaforma streaming (a 9,99 euro al mese, 7,99 per chi è già abbonato a Sky).

Per l’anno prossimo, molto è ancora da decidere. Quello dei diritti tv, ormai una voce di assoluta importanza nel bilancio di qualsiasi squadra, è un problema che ci si trascina dietro da anni, anche considerando che squadre modeste della Premier League, il campionato inglese seguitissimo in tutto il mondo, guadagnano di più di Juventus o Inter. In particolare il presidente del Napoli (e tra i più noti imprenditori del cinema in Italia), Aurelio De Laurentiis, ha presentato una sua proposta, che nasce da una visione piuttosto critica della gestione da parte di Sky negli ultimi anni. Secondo De Laurentiis, Sky ha commesso un errore a comprare Mediaset Premium senza conservarne la denominazione, confondendo i vecchi abbonati e rallentando il passaggio alla nuova piattaforma; due abbonamenti (Sky e DAZN) indispensabili anche solo per vedere tutte le partite di Serie A sono scomodi e costosi, tanto che negli ultimi anni è proliferato il famoso “pezzotto”, l’abbonamento illegale che per una decina di euro permette di vedere tutti i contenuti a pagamento; inoltre, non c’è mai stata una vera connessione tra l’investimento degli operatori televisivi e quello delle squadre per acquistare giocatori di rilievo internazionale (in altre parole, comprare un Cristiano Ronaldo, un Eriksen o un Ibrahimovic dovrebbe tradursi in una maggiore appetibilità e quindi in un costo superiore per aggiudicarsi i diritti).

Così il presidente del Napoli ha presentato il suo piano per il triennio 2021-2024: produzione e commercializzazione in proprio delle immagini televisive da parte delle società, poi licenziate a varie piattaforme (comprese quelle che, come Netflix e Prime, al momento non hanno accesso allo sport), guadagni che al 90% rimarrebbero in Lega Calcio e un abbonamento da 36 euro al mese (inferiore a quello attuale che è di circa 40 euro solo per i pacchetti, senza considerare altri costi come l’opzione HD di Sky, il decoder e così via).

Intanto Amazon studia le partite su Twitch

Mentre si discute di questi temi, Amazon non sta a guardare. Twitch, la sua piattaforma dedicata soprattutto ai gamer con lo streaming di videogiochi, ha infatti aperto una nuova categoria dedicata agli sport. Questa volta però non si tratta di tornei di Fortnite, ma sport tradizionali: tra le squadre che si sono mostrate molto interessate, il Real Madrid, l’Arsenal, il Paris Saint-Germain e la Juventus, che gratuitamente (basta avere un abbonamento Prime) trasmetteranno contenuti dedicati. Non si parla di match, per ora: il pericolo, per Sky e DAZN, è però concreto, considerando che in Francia Amazon si è da poco aggiudicata i diritti per i Roland Garros, strappandoli a Eurosport.

Ecco che l’ipotesi di un abbonamento su Twitch che comprenda anche le partite di calcio non è più così remota, magari legata a una stessa squadra (tutte le partite della Juventus o del Real, ad esempio), invece che orientata alla completezza. È ancora troppo presto per fare previsioni, a parte una: sarà un anno di fuoco per il futuro del calcio “da salotto”, e il panorama tra dodici mesi potrebbe essere molto diverso da quello di adesso.

Fonti:

https://esports.gazzetta.it/news/28-07-2020/twitch-allassalto-delle-pay-tv-aperta-una-categoria-per-le-trasmissioni-sportive-esports-58927