Reportage

Come arriva la fibra ultraveloce fino a casa e ufficio. Una giornata nella centrale operativa di Open Fiber

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Come arriva la fibra FTTH (Fiber to the home), quella vera, ultraveloce e di ultima generazione, fino a casa e all’ufficio e le differenze con quella FTTC (Fiber to the cabinet). Il reportage della visita nella sede di Open Fiber.

Toccarla con mano e rendersi conto che è delle dimensioni di un capello e capire, passo dopo passo, come arriva la fibra – FTTH (Fiber to the home), quella vera, quella ultraveloce e di ultima generazione – fino a casa e fino all’ufficio sono i momenti che più colpiscono nel visitare il SOC (Service Operation Center), nella sede di Open Fiber (OF) a Roma.

Il SOC è il punto di controllo di tutta la rete in fibra ottica a banda ultra larga che la società guidata da Elisabetta Ripa sta realizzando sul territorio nazionale italiano per offrire una connessione a Internet ultraveloce ai cittadini, alle imprese e alla pubblica amministrazione garantendo così a tutti, anche a chi vive in piccoli Comuni e borghi, parità di accesso ai servizi digitali più evoluti e alle opportunità offerte da un mondo sempre più interconnesso.

Open-Fiber-Soc
Il Soc di Open Fiber

Il Soc è diviso 4 strutture:

  • Network Monitoring Center che si occupa, 24 ore al giorno degli allarmi degli apparati della rete di trasporto e del corretto funzionamento dei PoP (Point of presence). Il team, composto da giovani e da esperti, ha il compito di mantenere in piena efficienza la rete di Open Fiber gestendo in proattività le problematiche della rete.
  • Delivery Services che si occupa di attivare i clienti finali degli Operatori di telecomunicazioni (Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali e tutti gli operatori locali che hanno firmato con OF un contratto Wholesale) sulla rete.
  • Service Desk che si occupa delle segnalazioni degli operatori di telecomunicazioni e risolvere tutte le problematiche dei clienti finali che navigano sulla rete OF.
  • Technical Support che si occupa di gestire tutte le escalation di secondo livello inviate dai 3 gruppi precedenti.

Questa struttura snella ed efficiente del SOC consente di raggiungere la mission della società presieduta da Franco Bassanini: è un operatore che non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attiva esclusivamente nel mercato all’ingrosso “wholesale only”, offrendo l’accesso a tutti gli altri player interessati. Concretamente porta il collegamento in fibra ottica fino all’ufficio e casa, lasciando libero di scegliere al consumatore tra gli operatori partner con cui sottoscrivere il contratto di abbonamento alla fibra di Open Fiber, quella indicata con il bollino verde dall’Agcom, perché quella vera (full fiber), in quanto FTTH: fiber to the home.

Cosa significa fibra FTTH – fiber to the home?

FTTH è la parola d’ordine in Open Fiber, perché caratterizza fortemente la fibra che sta installando in Italia. Letteralmente “fibra fino a casa”, è una rete di telecomunicazione che permette di collegare con la fibra ottica la casa del singolo utente o le singole attività commerciali direttamente alla centrale. Non viene più utilizzato, in alcun tratto, il rame.

Con la nuova tecnologia FTTH, si può navigare in Internet con velocità fino ad 1 Gbit/s con ottime prestazioni grazie alla bassa latenza della fibra. Con adeguati device, è possibile vedere video in HD o 4K, scaricare foto di qualità, partecipare a lezioni on demand, partecipare ad incontri con gli insegnanti in video call, lavorare da casa in qualunque zona in Italia.

I vantaggi della fibra rispetto al rame

“La fibra ha molti vantaggi rispetto al rame”, ha spiegato il responsabile del Soc Gianluca Gentili. Ecco quali sono:

  • Maggiore distanza e bassa attenuazione: si possono utilizzare le fibre per molti chilometri perché i segnali luminosi incontrano una piccola resistenza ed i clienti possono stare a 10-12 Km dal PoP. A proposito di PoP, al centro del Soc c’è una parte di quello di Roma Laurentina, mentre da quello del quartiere Torrino sono stati attivati i primi clienti della Capitale.
  • Maggiore ampiezza di banda: la rete in fibra può portare più dati rispetto al rame.
  • No interferenza: le fibre ottiche sono immuni da interferenze dei campi elettromagnetici.

Ascoltando Gentili, ho capito che la fibra è un “pezzo di vetro dove viaggia un segnale luminoso”. Dunque, nei cavi che vengono installati viaggiano delle fibre ottiche, per la precisione 192 fibre per i cavi che escono dalle centrali, che sono attraversate da un segnale luminoso. Grazie alla tecnologia GPON (Gigabit Passive Optical Network) che utilizza Open Fiber, è possibile utilizzare una stessa fibra per 64 clienti senza rinunciare alle prestazioni che può garantire in termini di velocità. Ogni cavo che esce dal PoP contiene 192 fibre, con cui si può coprire circa 4mila unità immobiliari. I cavi in fibra viaggiano sotto terra e passano nelle muffole alloggiate nei tombini e nei cabinet in piazze e marciapiedi

Grazie alla tecnologia adottata da Open Fiber “il numero di centrali PoP, al completamento della rete negli 8mila Comuni, sarà di 1.200 rispetto alle decine di migliaia di Telecom Italia, ha detto il responsabile del Soc. Il risparmio energetico è notevole.

La differenza tra la fibra FTTH e FTTC

Nel Cabinet avviene il secondo livello di splitting (1:16) delle fibre a cui si agganciano delle ‘bretelle’ per attivare l’accesso alla fibra della casa o dell’ufficio. Poi dall’armadio la fibra arriva fino alla casa del cliente, a differenza della rete FTTC (Fiber to the cabinet – che dopo il cabinet collega i cavi in fibra ai cavi in rame). Ogni cabinet è studiato per servire fino a 256 unità immobiliari e 10-15 edifici a seconda della densità di popolazione.

Come arriva la fibra ultraveloce fino a casa o ufficio

Dal cabinet le fibre giungono fino a punto di terminazione dell’edificio all’interno del palazzo per poi arrivare alla borchia ottica a casa del cliente o in ufficio. Qui termina il lavoro di Open Fiber, dopo aver verificato il corretto funzionamento e la qualità del segnale, effettuando alcuni test proprio con il Soc.

Ora il consumatore, l’azienda e la Pa sono liberi di scegliere tra gli operatori partner di Open Fiber di potersi connettere alla fibra ultraveloce di ultima generazione di OF e usufruire della massima velocità di connessione.

Siamo riusciti a vedere, durante la visita, la richiesta di attivazione di un’utenza da un operatore che è giunta al Soc alle ore 20:51, poi alle 9:52 del giorno dopo è stato fissato un appuntamento a casa del cliente con il tecnico di OF per attivare la fibra FTTH.

La rete di trasporto di Open Fiber realizzata anche per il 5G

Open Fiber ha sviluppato una moderna infrastruttura di trasporto nazionale che consente già oggi di raccogliere il traffico dagli accessi in fibra e consegnarlo agli operatori, garantendo parità di accesso e condizioni di servizio indipendentemente dal punto di consegna, sia esso locale o remoto.

Caratteristiche principali di questa rete fotonica sono l’elevata capacità, la bassa latenza e l’elevata resilienza. La rete di trasporto Open Fiber utilizza sistemi compatti ad alta efficienza energetica, e abilita una rapida introduzione dei servizi digitali e la gestione di intensi volumi di traffico dati (tra cui il sempre più crescente traffico video).

Il backbone di trasporto nazionale di Open Fiber consente di aggregare su singola fibra più canali ottici a elevata capacità (10/100/200/400 Gbps), quindi gestire sempre più clienti e servizi, potendo così sfruttare a pieno l’elevatissima banda trasmissiva della fibra, nell’ordine dei Terabit (1.000.000 Megabit). Una capacità immaginabile fino a pochi anni fa, che supporterà le applicazioni Ultrabroadband che verranno sviluppate nei prossimi anni (video ad altissima risoluzione, realtà virtuale, realtà aumentata, Internet tattile, real time gaming, guida autonoma e così via) e in generale i servizi innovativi delle future reti 5G.