Key4biz

CO2, come risparmiare carburante e ridurre le emissioni

Disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo economico la nuova “Guida al risparmio di carburante e alle emissioni di anidride carbonica delle autovetture”, dedicata all’industria, ai regolatori e ai cittadini/automobilisti stessi.

Nelle città oltre il 66% degli spostamenti avviene con l’autovettura privata, il 15% a piedi ed il 10% con i mezzi pubblici, tuttavia nelle grandi città gli spostamenti con l’autovettura privata si riducono al 47% a fronte di un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici, fino al 23%. (Fonte: ISFORT su dati relativi al 2014).

Tra il 1990 e il 2014 le emissioni totali di gas serra sono passate da 522 a 419 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, variazione ottenuta principalmente grazie alla riduzione delle emissioni di CO2, che contribuiscono per l’81.9% del totale.

Nel 2014, la quota maggiore delle emissioni totali di gas serra va attribuita al settore energetico, con una percentuale pari all’81.2%, seguito dal settore dei processi industriali e uso di prodotti e dell’agricoltura, che rappresentano il 7.2%, ciascuno, delle emissioni totali; il settore dei rifiuti contribuisce con il 4.3%.

Nel settore energia, la produzione di energia e dei trasporti sono le categorie più importanti, contribuendo alla metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti.

Questo il contesto di riferimento. Oltre all’indicazione dei consumi nei vari cicli – urbano, extraurbano e misto –  e delle emissioni di tutti i modelli di automobile in vendita al 31 marzo 2016, la guida contiene una graduatoria dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio (e relativi alle auto ibride ed elettriche).

All’interno della Guida c’è anche il vademecum per gli automobilisti su come attuare una guida ecocompatibile, con suggerimenti validi anche dal punto di vista della sicurezza stradale e del risparmio.

Vengono inoltre riportati anche dati ufficiali sulla riduzione del livello medio di emissioni delle autovetture vendute negli ultimi anni. I dati, provenienti da istituzioni europee (Agenzia europea per l’Ambiente), indicano come la media ponderata delle emissioni di anidride carbonica delle autovetture immatricolate in Italia è costantemente diminuita negli anni considerati, tanto che già nel 2011 era stato raggiunto l’obiettivo, fissato dall’Unione Europea per il 2015, di 130 g/ km, e nel 2015, secondo dati provvisori, la media è ulteriormente scesa a  115,4 g/km.

Per ciò che concerne le tendenze in atto, se il miglioramento è generalizzato, diverse sono le strade percorse dai produttori per conseguirlo: alcuni puntano maggiormente sul miglioramento nella propulsione a benzina o gasolio tradizionale (non ibrida), mentre altri si concentrano sulla propulsione ibrida  (anche con tecnologia “plug-in”), nonché con metano o GPL.

In particolare, si legge nello studio, si confermano i progressi tecnologici nella propulsione ibrida, ed in particolare nella versione “plug-in”, con dieci modelli sotto i 50 grammi di anidride carbonica per Km (di cui uno diesel). Altro aspetto importante, infine, forse più dei valori record, è l’aumento dei modelli a basse emissioni, anche nei modelli a propulsione tradizionale: sono ormai 8 i modelli  a benzina con emissioni non superiori ai 90 g/km, il che dimostra l’impegno dei produttori per farsi concorrenza anche sotto questo aspetto.

Exit mobile version