Cnr, l’Italia dell’innovazione e del futuro in mostra in Argentina

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In occasione delle celebrazioni dell’Anno dell’Italia in America Latina, la mostra scientifica divulgativa progettata e coordinata dal Cnr arriva nel Paese sudamericano: la prima tappa è stata inaugurata al parco scientifico Técnopolis di Buenos Aires.

Ha preso così via il tour 2015 di ‘Italia del Futuro’, la mostra scientifica-interattiva coordinata dal Cnr che dal 2013 porta in giro per il mondo le più importanti innovazioni scientifiche e tecnologiche di cui l’Italia è stata artefice e pioniera a livello internazionale.

La mostra è inserita nel programma promosso dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale volto a integrare e valorizzare i mille volti della presenza nazionale nel subcontinente latinoamericano: alla tappa di Buenos Aires, dove rimarrà allestita fino al 31 ottobre prossimo, seguiranno le edizioni di Cordoba (21 novembre – 10 gennaio 2016) e Santiago del Estero (gennaio – febbraio 2016), mentre ‘moduli leggeri’ della mostra -sempre con ingresso libero- sono proposti in altre località sudamericane per tutta la durata della manifestazione.

L’allestimento a Técnopolis si è svolto nell’ambito della cerimonia di apertura della ‘megamostra’ di scienza e tecnologia che ogni anno attrae centinaia di migliaia di visitatori da tutto il Paese: all’inaugurazione erano presenti l’Ambasciatrice d’Italia in Argentina Teresa Castaldo con l’addetto scientifico José Kenny, la Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di pari opportunità Giovanna Martelli e il Consigliere per gli affari europei Marco Piantini.

Italia del Futuro’ si compone di oltre 20 postazioni ed exhibit interattivi che illustrano il contributo della ricerca italiana nei campi della medicina, della robotica, della fisica delle particelle, dei trasporti, dell’archeologia e della conservazione dei beni culturali. Accanto alla presenza di numerose realtà di ricerca del Cnr, la mostra coinvolge l’Istituto italiano di tecnologia (Iit), l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa (Ssup).