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Cloud in sanità, i vantaggi dei dati in sicurezza e mobilità nell’ecosistema digital health

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L'avvento del digitale ha trasformato le dinamiche interne al settore healthcare. L'adozione di un software gestionale cloud è imprescindibile per supportare le esigenze (in costante evoluzione) delle strutture sanitarie in materia di archiviazione, condivisione e analisi dei dati.

Cloud in sanità: dalle pratiche amministrative alla gestione dei referti, l’avvento del digitale in sanità ha trasformato radicalmente le dinamiche interne al settore, sia pubblico sia privato (basti pensare, ad esempio, a come un singolo paziente “genera” migliaia di dati che riguardano la diagnosi, i farmaci, i percorsi terapeutici, le immagini digitali, i medical device, gli esiti delle analisi di laboratorio). Da qui l’incidenza dei dati sanitari di qualità, basilari per incrementare la qualità e la sicurezza delle cure, ridurre i costi del sistema sanitario e soddisfare anche le esigenze del singolo paziente.

Fondante opportunità per scongiurare di dotarsi di apparati locali contraddistinti da elevate capacità di memoria, l’adozione del cloud in sanità ha determinato negli anni una serie di vantaggi per le strutture sanitarie, tra cui la possibilità di accedere a informazioni mediche in tempo reale e da qualsivoglia luogo.

Piattaforme in cloud per una nuova sanità

Oggi i sistemi digitali sono contraddistinti da serie di funzionalità molto più sviluppate rispetto al periodo pre-Covid-19. Congiuntamente allo scambio di dati a distanza tramite la Rete, supportano infatti anche chatbot medici e sistemi cloud in sanità che velocizzano e agevolano i flussi di lavoro. Come nel caso di AlfaDocs.com, una piattaforma cloud all-in-one tedesca per la gestione digitale completa di tutta l’attività extra-clinica degli studi medici italiani (dalla relazione con i pazienti all’automazione degli appuntamenti, dalla firma elettronica alla conservazione sicura dei documenti, dalla fatturazione alla contabilità e al marketing).

Fondata nel 2016 a Monaco di Baviera (dove tutt’ora ha l’HQ) da due imprenditori tedeschi, Niklas Fischer-Riepe e Fabian Zolk – ma si rivolge esclusivamente al mercato italiano, in cui ha due sedi operative (una a Milano, l’altra a Torino) – AlfaDocs.com è una piattaforma gestionale completa, 100% cloud native, offerta in modalità SaaS (Software-as-a-Service), pertanto scalabile e modulare, dedicata agli studi medici italiani. Numeri alla mano, finora ha gestito oltre 18 milioni di appuntamenti e 3,5 milioni di pazienti, coinvolgendo oltre 5.000 utenti professionisti in Italia.

Parliamo di piattaforme digitali in ambito sanitario contraddistinte da architetture cloud scalabili, volte ad assicurare l’archiviazione sicura dei dati clinici e sensibili dei pazienti, in linea con le specifiche norme di privacy, riservatezza, fiscalità, deontologia nonché con la business continuity della struttura sanitaria.

Migrazione al cloud nel settore sanitario

La migrazione al cloud in sanità apre nuovi orizzonti per le strutture che si affidano a soluzioni innovative. Restando in Italia, anche nel nostro Paese lo sviluppo del settore eHealth passa dal cloud: ad agosto il Dipartimento per la trasformazione digitale ha infatti comunicato che oltre 190 tra Aziende sanitarie locali e Aziende ospedaliere hanno presentato domanda per accedere ai fondi del PNRR messi a disposizione dall’avviso pubblicato a marzo 2023 nell’ambito delle Misure 1.1 (“Infrastrutture digitali”) e 1.2 (“Abilitazione al cloud per le PA locali”). Il totale dei finanziamenti richiesti dalle strutture sanitarie sull’intero territorio nazionale per migrare in cloud dati e applicativi supera quota 263 milioni di euro.