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Cloud e cybersecurity, Cuneo prima tappa del roadshow di CSI Piemonte

Ogni giorno il CSI Piemonte protegge la pubblica amministrazione piemontese da circa 150.000 attacchi informatici. Si tratta di un numero significativo, che testimonia dell’importanza sempre più crescente di temi come sicurezza informatica, protezione dei dati personali e servizi in cloud. E proprio questi sono i concetti che vengono affrontati dal roadshow “Territori del futuro. Cloud e sicurezza, la trasformazione digitale parte da qui”, che ieri ha fatto tappa a Cuneo, presso la sede della Camera di Commercio.

L’evento è stato organizzato da CSI Piemonte, Regione Piemonte e Fondazione Torino Wireless per condividere esigenze, esperienze e buone pratiche con amministratori pubblici e imprese, e per fare il punto sulle opportunità disponibili e confrontarsi sulle strategie future nel settore ICT.

Aperto dai saluti dell’Assessore regionale all’Innovazione Giuseppina De Santis, del Direttore Generale del CSI Pietro Pacini e del Vice Presidente Esecutivo di Torino Wireless Mario Manzo, l’incontro ha visto la partecipazione fra gli altri di Marco Bussone (Presidente UNCEM), di Michele Pianetta (Vice Presidente ANCI Piemonte), di Giandomenico Genta (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo), di Pier Angelo Mariani (Comune di Cuneo), di Alessandro Risso (Provincia di Cuneo) e Luca Brusutti (Infocamere).

Al centro dei lavori l’offerta di servizi pubblici al cittadino, che oggi è sempre più digitale e per questo si espone inevitabilmente ai rischi legati alla vulnerabilità dei sistemi e al fenomeno della criminalità cyber. La necessità di analizzare questi rischi e mettere in sicurezza dati, servizi e informazioni assume quindi un ruolo più che mai cruciale per la Pubblica Amministrazione. Ma qual è il livello di consapevolezza degli Enti e delle Aziende del territorio su questo tema? Quali sono le strategie messe in atto per prevenire gli attacchi informatici e proteggere i dati in un mercato in continua evoluzione?

Noi possiamo aiutare il territorio e tutte le sue amministrazioni a far fronte a questi pericoli”, ha spiegato Pietro Pacini. “Il CSI può infatti mettere a disposizione l’esperienza del proprio Security Operation Center, un centro specializzato in sicurezza informatica in grado di fornire attività di formazione, supporto progettuale e organizzativo e di erogare servizi di sicurezza specifici. Con l’obiettivo di fare “rete” sul territorio per diffondere e applicare i principi della sicurezza informatica”.

Siamo qui oggi a Cuneo ospiti della Camera di Commercio per condividere quanto stiamo facendo e abbiamo già fatto su temi chiave come la sicurezza informatica e il cloud”, ha affermato Giuseppina De Santis. “Per questo sono lieta che CSI Piemonte e Fondazione Torino Wireless abbiano rafforzato la loro collaborazione e dato vita a questo ciclo di incontri, visto che si tratta di due realtà che operano in modo complementare proprio verso gli enti pubblici e le aziende. Da un lato, infatti, il CSI si muove oggi come partner strategico della pubblica amministrazione a vantaggio non solo della Regione ma di tutto territorio, mentre TorinoWireless lavora a favore delle imprese ed è soggetto attuatore del cluster nazionale per le smart communities. Il nostro obiettivo comune è quello di realizzare servizi che siano utili e usabili da tutti: enti, PMI, cittadini e famiglie. E che possano popolare in modo sempre più efficace l’infrastruttura di rete BUL (Banda Ultra Larga) che stiamo realizzando”.

Per Mario Manzo – Vice Presidente Esecutivo di Torino Wireless “L’osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano del 2018 ha evidenziato come nonostante i passi avanti fatti nell’ultimo anno nei processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni locali, molto resti ancora da fare in ottica di “switch off” di servizi pubblici, dove esistono ancora ritardi importanti.  Nel 2018 solo il 21% dei comuni intervistati dall’Osservatorio ha smesso di erogare in modalità tradizionale ripensandone la gestione esclusivamente attraverso canali digitali. Un ulteriore 21% ha in cantiere progetti di switch-off per il 2019, mentre oltre il 65% dei Comuni non ha ancora fatto né intende attivare iniziative a breve. La messa a fattore comune di asset e di competenze di  enti strumentali come il CSI, Infocamere e la Fondazione Torino Wireless,  può aiutare le pubbliche amministrazioni locali ad essere messe nelle condizioni di offrire servizi con modalità più moderne e inclusive, digitalizzando i processi, migrando verso infrastrutture tecnologiche più moderne, gestendo la cybersecurity e i big data della PA, tutelando adeguatamente la privacy del cittadino, aumentandone la soddisfazione, ed ottenendo  conseguenti risparmi diretti di spesa e maggiori entrate e risorse liberate per nuovi investimenti. Dobbiamo solo continuare a lavorare tutti insieme valorizzando le buone pratiche delle nostre imprese, utilizzando gli strumenti regionali messi a disposizione e, soprattutto, investendo in formazione e awareness

Per il ruolo che la Fondazione riveste, a livello provinciale e nazionale, e per l’importanza dei dati che costudiamo, il nostro ente è da sempre molto attento al tema della sicurezza informatica” ha aggiunto Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC. “In parallelo, promuoviamo e sosteniamo numerosi progetti che mirano a garantire l’innovazione e l’infrastrutturazione tecnologica del nostro territorio, elementi strategici per uno sviluppo smart, sostenibile e inclusivo”.

L’altro grande fronte di riorganizzazione per la pubblica amministrazione riguarda invece l’adozione di infrastrutture cloud, che consentono di migliorare la sicurezza, la protezione dei dati e l’efficienza dei sistemi ICT. Il cloud permette di ridurre i costi, rendere più semplice ed economico l’aggiornamento dei software e di velocizzare l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese. Il Piano Triennale sull’Informatica nella PA e le successive circolari emesse dall’AgiD, l’Agenzia per l’Italia Digitale, hanno infatti individuato nel cloud un potente strumento di ammodernamento della macchina amministrativa e di trasformazione digitale.

Grazie all’esperienza maturata negli ultimi anni e al recente riconoscimento come Cloud Service Provider qualificato – ha proseguito Pacini il CSI Piemonte è in grado di affiancare le PA e le imprese in questo percorso mettendo a disposizione i propri data center, la propria piattaforma certificata ed elevate competenze tecniche, progettuali e organizzative.

Anche le Camere di commercio ricoprono una funzione fondamentale in questo processo di trasformazione digitale  –  ha evidenziato il Presidente Ferruccio Dardanello.  Grazie ai Pid – Punti di impresa digitale – attivati su tutto il territorio, ai nuovi servizi sempre più digitali offerti per il tramite della propria società informatica Infocamere, all’organizzazione di eventi formativi e divulgativi, agli strumenti di valutazione del grado di digitalizzazione e ai voucher di sostegno economico al digitale, gli enti camerali intendono affermare il nuovo ruolo a sostegno della trasformazione digitale delle imprese del territorio per favorire, in sinergia con gli altri soggetti pubblici e privati, il salto tecnologico oggi indispensabile alla competizione sui mercati nazionali e internazionali“.

Gli appuntamenti del roadshow “Territori del futuro. Cloud e sicurezza, la trasformazione digitale parte da qui” non si fermano qui. Prossima tappa a Biella, il 28 marzo.

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