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Climate Report: all’Italia serve una nuova strategia energetica

di Redazione |

Lo studio è stato elaborato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e presentato da Edo Ronchi all'annuale Meeting di Primavera.

Dopo anni di calo, nel 2015 le emissioni di gas serra in Italia sono aumentate di circa il 2,5%. L’incremento è imputabile alla crescita del Pil, al calo del prezzo del petrolio e del gas, all’aumento dei consumi energetici e quindi a un rallentamento delle politiche di efficienza energetica, a un’estate molto calda e all’interruzione della crescita delle fonti energetiche rinnovabili. Per attuare l’Accordo di Parigi l’Italia deve dunque definire una nuova Strategia Energetica Nazionale con obiettivi al 2030.

E’ quanto emerge dal Climate Report, elaborato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e presentato da Edo Ronchi all’annuale Meeting di Primavera, che pubblica dati e analisi sulle implicazioni a livello internazionale, europeo e italiano dell’Accordo per il clima raggiunto alla COP 21 di Parigi con il consenso di 195 Paesi.

‘L’attuazione dell’Accordo di Parigi – ha dichiarato Edo Ronchiobbliga ad una svolta delle politiche climatiche, a tutti i livelli, compreso anche quello nazionale. Passando all’attuazione cresce la consapevolezza del maggiore impegno richiesto dal nuovo obiettivo dell’Accordo, per stare ben al di sotto dei 2°C , facendo sforzi verso 1,5°C. Prima si parte, prendendo atto realmente del nuovo obiettivo, prima si possono cogliere le opportunità di nuovi investimenti, di nuova occupazione, di sviluppo di una green economy richiesti e promossi dalle più incisive misure climatiche dell’Accordo di Parigi’.

Secondo il Climate Report, anche l’Europa deve tracciare una nuova e più impegnativa road map climatica per centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima, firmato a New York il 22 aprile scorso, che prescrive di puntare a un contenimento dell’aumento della temperatura ben al di sotto di 2°C, raggiungendo una soglia di 1,5°C. A livello globale le emissioni di gas serra nel 2014 e nel 2015 sono state sostanzialmente stabili, nonostante l’aumento del Pil di circa il 3% l’anno. In Italia invece nel 2015, dopo anni di calo (-20% al 2014 rispetto al 1990), le emissioni di gas serra sono aumentate di circa il 2,5%.