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Clearview IA, rubata la lista clienti della controversa app sul riconoscimento facciale

L’elenco completo dei clienti di Clearview AI, la controversa app per il riconoscimento facciale utilizzata negli Usa anche da FBI e oltre 600 polizie a livello locale, è stato rubato da un criminal hacker.

A rivelarlo è il sito The Daily Beast il quale racconta, che un intruso avrebbe effettuato un accesso non autorizzato alla lista clienti della società ma non avrebbe avuto accesso alla cronologia delle ricerche delle forze dell’ordine.

Clearview IA

Clearview AI è una startup fondata da Hoan Ton-That che permette alle forze dell’ordine di scoprire i responsabili dei crimini attraverso la ricerca della corrispondenza di una foto del sospettato con quelle presenti in un database di oltre 3 miliardi di immagini trovate su vari siti.

L’app, che identifica la persona in pochi minuti con un’accuratezza del 75% grazie all’intelligenza artificiale, ha attirato la reazione dei sostenitori della privacy. La violazione è notevole perché Clearview commercializza i suoi servizi alle forze dell’ordine e in precedenza ha evitato di rivelare chi sono i suoi clienti.

Tor Ekeland, avvocato della startup, ha affermato che la violazione non è derivata da un hack nei server di Clearview ma da un “difetto” che ha dato a qualcuno un accesso non autorizzato all’elenco dei clienti dell’azienda.

L’allarme privacy

Il New York Times ha riferito a gennaio che i clienti dell’azienda includevano centinaia di forze dell’ordine negli Stati Uniti e in Canada, tra cui l’FBI e il Dipartimento della sicurezza interna.

La società sta inoltre cercando di espandere la propria base di clienti – un portavoce ha dichiarato a Business Insider a febbraio che il servizio di Clearview ha “ricevuto richieste di informazioni da parte delle forze dell’ordine di tutto il mondo”.

Facebook, Twitter, YouTube e altre società hanno minacciato azioni legali contro Clearview AI, chiedendo alla società di smettere di rubare immagini pubbliche dalle loro piattaforme per costruire il suo database.

Il fatto che Clearview mantenga un database di volti solleva preoccupazioni inerenti alla sicurezza, soprattutto dopo questa violazione.

In Europa

Il riconoscimento facciale è tra i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio secondo l’Unione Europea. 

Il suo uso è generalmente proibito e ammesso “solo in casi eccezionali, debitamente giustificati e proporzionati, soggetti a garanzie e basati sul Diritto dell’Unione o nazionale”, ha scritto la Commissione Ue nel suo ‘White Paper’ pubblicato il 19 febbraio.

L’esecutivo Ue infatti intende avviare a breve “un ampio dibattito su quale eventuali circostanze potrebbero giustificare tali eccezioni”.

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