È la piattaforma web del movimento Cittaslow, nato nel 1999 da un gruppo di sindaci italiani, e appoggiato da Slow Food, per la diffusione di un modello alternativo di socialità, di quotidianità e di economi, basato sulla qualità della vita, delle relazioni e del lavoro stesso.
Il parallelo, ovviamente, è tra società ‘slow’ e filosofia enogastronica ‘slow’, che deve essere fatto proprio da tutti i Comuni che scelgono di aderire all’iniziativa. Come illustrato bene dal sito web dedicato www.cittaslow.org, il movimento è andato ben oltre i confini nazionali coinvolgendo tante altre ‘città slow’ in tutto il mondo.
Una vita sana, tranquilla, con tempi diluiti, in un contesto di relazioni umane coltivate nel nome della spontaneità e della diversità come ricchezza, dove il tempo del lavoro e del riposo creativo sono sempre ben bilanciati, per un’esperienza umana e culturale orientata alla qualità e non alla quantità, è in sintesi il manifesto di Cittàslow.
I canali per scoprire il network internazionale, conoscere novità ed eventi, partecipare alle iniziative, si trovano nella sezione superiore della home page, alle voci: “Associazione”, “Comitato scientifico”, “Network”, “Attività”, “Eventi”, “Mondoslow” e “Press”.
Tanti i partner del progetto, tra cui Anci, Expo e la già citata Slow Food, mentre gli aderenti ufficiali al “Cittaslow International Network” sono elencati all’apposita voce sulla sinistra della home page, con la mappa interattiva del globo e la lista dei link diretti alle pagine dei club Cittàslow delle singole nazioni (in lingua).
Il sito italiano è consultabile anche in italiano, con aggiornamenti e notizie disposti al centro pagina, mentre sul lato destro si trovano i documenti ‘In primo piano’. Contenuti e pagine sono facilmente accessibili e consultabili da chiunque, grazie ad una grafica funzionale alla migliore navigazione e all’uso intelligente di colori e materiale multimediale (foto e video).
Cittàslow è raggiungibile anche tramite i profili ufficiali sulle reti sociali di Facebook, Twitter, YouTube e Instagram, per promuovere lo scambio di buone pratiche e la possibilità di far interagire tra loro community di cityslowers in tutto il mondo.
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