Il Report

Città Stato al posto delle nazioni, nel 2030 avremo 43 megacity nel mondo

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Tra poco più di 15 anni il 70% circa della popolazione mondiale vivrà in agglomerati urbani sempre più estesi. Sette miliardi di uomini e di donne decideranno di abitare le megacity, soprattutto in Asia e Africa. L’unica città europea che seguirà il trend è Londra.

Città enormi senza forma, più simili ad agglomerati urbani diffusi che alle tradizionali aree urbane del secolo scorso, che conteranno più di 10 milioni di abitanti in meno di 20 anni e che molto probabilmente assomiglieranno a delle vere e proprio Città Stato del terzo millennio.

Secondo le Nazioni Unite, nel 2030 avremo 43 megacity, cioè 43 agglomerati urbani con più di 10 milioni di abitanti o con decine di milioni di abitanti.

Rispetto ad oggi, entro il 2030 altre 10 città entreranno nel club delle megacity, che da sole rappresenteranno il 70% della popolazione mondiale, con 7 miliardi circa di abitanti.

Oggi, il 55% della popolazione mondiale vive già in città, circa 4,2 miliardi di persone.

Secondo il Report delle Nazioni Unite basterà una generazione a trasformare per sempre il volto dei nostri centri urbani.

Entro il 2030 la classifica ci dice che Delhi (India) conterà 39 milioni di abitanti, Tokyo 36,5 milioni, Shanghai (Cina) 32,8 milioni, Dhaka (Bangladesh) 28 milioni, Cairo 25,5 milioni, Mumbai (India) 24,5 milioni, Pechino 24,2 milioni, Città del Messico 24,1 milioni, San Paolo (Brasile) 23,8 milioni e Kinshasa (Congo) 22 milioni.

Al momento, 22 delle 33 città del mondo con una popolazione di oltre 10 milioni di persone si trovano in Asia e in Africa, e così sarà anche nel 2030.

Si calcola che il 90% della migrazione della popolazione mondiale verso la città avverrà in Asia e in Africa.

Un dato che tutto sommato non deve sorprendere, visto che oggi la stragrande maggioranza delle persone in questi due grandi continenti vive in aree rurali, mentre in Sud America ad esempio i tre quarti della popolazione vive già in città, come del resto anche in Europa.

Nei prossimi 30 anni, più di 2,4 miliardi di persone si trasferiranno nelle città e per accoglierle sarà necessario ingrandire e adeguare le aree urbane o costruirne di nuove con un utilizzo di risorse naturali che potrebbe aumentare del 125% a 90 miliardi di tonnellate (dai 40 miliardi di tonnellate del 2010).

Ecco perchè, secondo uno studio di Markets and Markets, il mercato mondiale delle soluzioni tecnologiche e dei servizi per i trasporti, l’edilizia di nuova generazione, dell’energia e dei servizi ai cittadini nella smart city è arrivato a valere nel 2018 più di 308 miliardi di dollari, con la possibilità di raggiungere i 717 miliardi di dollari entro il 2023.

In India, entro il 2050, ci calcola una migrazione di popolazione dalle campagne alle città che coinvolgerà circa 416 milioni di persone e come abbiamo visto Delhi già nel 2030 è attesa diventare la più popolosa città del mondo, con Bombay in Top Ten e, secondo dati Statista, altre importanti megacity in ascesa come Calcutta (quasi 20 milioni di abitanti), Bangalore (18 milioni) e Madras (15 milioni).

Per quanto riguarda l’Europa, lo studio evidenzia un processo inverso, di dispersione della popolazione e di abbandono delle grandi città.

Secondo le Nazioni Unite, l’Europa è il continente che ha registrato la maggiore perdita di popolazione urbana dal 2000 ad oggi.

Nel 2018 Mosca era in classifica con i suoi 12,4 milioni di abitanti e nel 2035 Istanbul ne conterà quasi 18 milioni, me nel complesso le città europee saranno in declino, tranne una.

Secondo le Nazioni Unite e l’Office for National Statistics, dopo un lungo periodo di stabilità demografica, Londra tornerà a veder aumentare la propria popolazione: supererà i 10 milioni di abitanti entro il 2030 e supererà i 13 milioni nel 2050.

Classifica Statista delle città più popolose del mondo entro il 2035