La classifica

Città di Italia e Polonia le più inquinate. La mappa europea della qualità dell’aria

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L’Agenzia europea dell’ambiente ha presentato oggi una mappa visuale della qualità dell’aria nelle città europee. I dati peggiori per Cremona, Vicenza, Brescia, Pavia, poi anche Milano e Torino. L’aria migliore nelle città scandinave e baltiche. L’inquinamento atmosferico rappresenta un rischio reale per la salute.

L’aria che si respira nelle città dell’Italia settentrionale e della Polonia meridionale è la peggiore d’Europa in termini di qualità, secondo l’ultima mappa realizzata dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea).

Cremona, Vicenza, Brescia, Pavia per l’Italia, Zgierz, Piotrkow Trybunalsi, Zory e Cracovia per la Polonia, costituiscono il grosso dei centri urbani con i più alti tassi di inquinamento atmosferico, con gravi minacce alla salute dei cittadini.

La mappa europea dell’inquinamento urbano

Come sono valutati i livelli di qualità dell’aria:

  • buoni per livelli di particolato fine inferiori al valore orientativo annuale dell’OMS secondo il quale non vanno superati i 10 μg/m3 (colore verde);
  • mediocri per livelli compresi tra 10 e meno di 15 μg/m3 (colore arancione);
  • scarsi per livelli compresi tra 10 e meno di 15 μg/m3 (colore rosso);
  • molto scarsi per livelli pari o superiori al valore limite dell’Unione europea di 25 μg/m3 (colore marrone).

Secondo lo studio, ad esempio, Cremona ha registrato una concentrazione media di particolato che supera i 25,9 µg/m3 (microgrammi di inquinante gassoso per metro cubo di aria ambiente), Vicenza ha segnato 25,6 µg/m3, Brescia 24 µg/m3, Pavia 23 µg/m3, Venezia 22,4 µg/m3, Piacenza e Bergamo rispettivamente 20,8 µg/m3 e 10,6 µg/m3.

I primi grandi centri urbani italiani a comparire in classifica sono Milano e Torino, entrambi poco sopra i 20 µg/m3.

La minaccia alla salute umana

Se da un lato la qualità dell’aria è notevolmente migliorata negli ultimi anni, dall’altro l’inquinamento atmosferico si ostina a rimanere elevato in molte città d’Europa. Questa mappa visuale della qualità dell’aria consente ai cittadini di constatare facilmente e in prima persona quale sia la situazione dell’inquinamento atmosferico nella loro città rispetto ad altre”, ha dichiarato Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA.

Fornisce informazioni concrete e orientate al territorio alle quali i cittadini possono ricorrere per segnalare i problemi alle autorità locali. Questo aiutera’ tutti noi a raggiungere gli obiettivi dell’UE in materia di Zero Pollution”, ha aggiunto Bruyninckx.

Tutte località che rientrano nella lista nera dell’Agenzia, con dati sull’inquinamento dell’aria vicini o ben oltre i limiti di contrazione massima previsti dall’Unione europea (limite massimo 25 µg/m3) e dall’Organizzazione mondiale della salute (limite massimo 10 µg/m3).

Il particolato fine (PM2,5) è un agente inquinante particolarmente pericoloso per la salute umana. Nel 2018 in tutta Europa sono morte prematuramente 417 mila persone, proprio a causa dell’aria inquinata.

Le città con l’aria migliore in Scandinavia e regioni baltiche

I centri urbani con i migliori livelli di qualità dell’aria, invece, sono quelli del Nord Europa, tra Scandinavia e Paesi baltici. Umea in Svezia ha registrato solo 3,7 µg/m3, Tampere in Finlandia 3,8 µg/m3, Funchal in Portogallo 4,2 µg/m3, Tallin in Estonia 4,4 µg/m3.

Tra le grandi città del Nord in cui si respira un’aria davvero buona, troviamo Stoccolma in nona posizione con 5 µg/m3, Helsinki in undicesima con 5,2 µg/m3, scendendo molto di più in classifica, Madrid settantacinquesima posizione segna 8,9 µg/m3, mentre Parigi al 154° posto già raggiunte i 10,5 µg/m3.

In Italia la città con il migliore livello di qualità dell’aria è Sassari, con 5,8 µg/m3, seguita da Genova al 26° posto, con 7,1 µg/m3, quindi Livorno al 64° posto, con 8,8 µg/m3.