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Cinema, Oettinger al Festival di Berlino: ‘Internet non è una minaccia’

Gunther Oettinger

Al via il Festival del cinema di Berlino. Fino a domenica 15 febbraio la città accoglierà attori, registi, produttori e anche personalità politiche per la presentazione degli ultimi film e la consegna degli ambiti premi.

A questa 65° Edizione ci sarà anche il Commissario alla Digital Economy Günther Oettinger.

Come mai?

La risposta la dà lo stesso Oettinger sul proprio blog: “In quanto Commissario per il Digitale, sono anche responsabile del rafforzamento della competitività dell’industria cinematografica europea e della promozione della diversità culturale”.

“Per alcuni – continua Oettigner – questa potrebbe essere una sorpresa, ma per me ha un senso”.

Il Commissario spiega quindi che economia e società digitale non significano solo avere una connessione internet più veloce, nuovi servizi digitali o un’industria 4.0. Significano anche industrie innovative e creative che producono idee a beneficio dell’intero mercato digitale.

“Contenuti, film e musica sono una parte vitale della nostra società digitale“, indica Oettinger.

La Berlinale sarà quindi occasione per Oettinger di incontrare i rappresentanti dell’industria cinematografica, ascoltare le loro esigenze e parlare delle nuove sfide.

Spazio anche per il confronto sui nuovi modelli di business e sul sostegno finanziario.

“Voglio aiutare l’industria del cinema a cogliere i vantaggi del digitale”, osserva Oettinger, indicando che oggi “sempre più consumatori guardano film online“, ragione per la quale “dobbiamo lavorare insieme per assicurare che il nostro potenziale creativo e la diversità europea siano preservati e accessibili a tutti. Voglio aiutare i professionisti del cinema a sperimentare nuovi modelli di business e ad approfittare del mercato digitale europeo piuttosto che vederlo come una minaccia”.

L’industria cinematografica europea può e deve raggiungere nuovo pubblico, dice Oettinger.

“Allo stesso tempo voglio che ci sia più scelta per i consumatori. Dovrebbero godere dei vantaggi della digitalizzazione e poter acquistare film oltre i confini”.

Ma non sempre è possibile.

Oettinger cita il caso di iTunes: la stragrande maggioranza dei film di successo non sono disponibili in tutta l’Unione europea ma solo in un certo numero di Paesi.

“Dobbiamo anche pensare a nuovi modi per portare contenuti al pubblico. Le campagne di lancio dei film dovrebbero essere pensate su misura per ogni prodotto: alcuni potrebbero beneficiare di versioni esclusive, altri hanno più possibilità di trovare il loro pubblico su internet”.

“Voglio incoraggiare il settore a sperimentare di più e a trovare nuovi modi di fare business”, precisa Oettinger.

Soddisfazione infine del Commissario che ricorda che ben 19 dei film selezionati per il Festival sono finanziati dal Programma Creative Europe MEDIA.

Ovviamente, conclude Oettinger, “non potevo venire alla Berlinale senza guardare almeno un paio di film”.

Il più atteso? “Als wir träumten” di Andreas Dresen.

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