Anticipazioni

Cinema, biglietti venduti in Italia in aumento dell’8% nel 2015

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Parte domani la Berlinale. MEDIA Salles anticipa i dati del cinema: bene l’Italia con 104 milioni di biglietti venduti e 642,5 milioni di incassi.

Un anno buono, il 2015, per il cinema europeo. MEDIA Salles fornisce alcune anticipazioni sui dati che saranno presentati alla Berlinale che aprirà i battenti domani a Berlino e durerà fino al 21 febbraio. Un importante appuntamento per il mondo del cinema.

Dalle statistiche elaborate da MEDIA Salles emerge che, nei 32 paesi i cui dati sono già disponibili, dall’Islanda a Cipro, dalla Russia al Portogallo, gli spettatori sono stati 1.210,5 milioni con un incremento del 5,2% rispetto ai 1.151,0 milioni del 2014.

Italia, 104 milioni di biglietti venduti

L’Italia ha registrato un incremento delle presenze in sala dell’8,1% rispetto al 2014 con un totale di biglietti venduti pari a 104,5 milioni negli schermi con almeno 60 giorni di attività.

Gli incassi lordi sono cresciuti del 10,1% a 642,5 milioni di euro. Sale ormai al 97% la digitalizzazione degli schermi.

Europa Occidentale Presenze (2010-2015) ( x 1 000)

MediaSalles-Presenze

Paolo Protti, Presidente di MEDIA Salles, ha sottolineato che “Il 2015 è stato per le sale cinematografiche europee un anno buono. L’aumento delle presenze e degli incassi, infatti, riguarda praticamente tutti i paesi che MEDIA Salles ha analizzato, a differenza degli anni in cui – come nel 2014 – un risultato complessivamente positivo per l’Europa celava marcate diversità, con territori in crescita e paesi in calo anche sensibile”.

 

Incasso lordo (2010-2015) (EURO x 1 000)

MediaSalles-Incassi

 

L’Europa Occidentale raddoppia gli spettatori

I 18 paesi dell’Europa Occidentale – totalizzando 866,0 milioni di presenze rispetto agli 816,5 del 2014 – registrano un aumento del 6,1%, mentre i 14 dell’Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo chiudono l’anno con il 3,0% di aumento e un totale di 344,5 milioni di biglietti venduti, da confrontare con i 334,5 milioni del 2014. Per quest’area dell’Europa si tratta del decimo aumento consecutivo che ha consentito, nel giro di un decennio, di praticamente raddoppiare i propri spettatori.

Eccezionali aumenti dei biglietti venduti si riscontrano in Portogallo (20,4%), in Finlandia (20,3%) e Danimarca (15,8%).

MEDIA Salles spiega che la principale ragione dello straordinario incremento di spettatori in Finlandia è dovuto agli ottimi risultati non solo dei film di Hollywood, ma anche dei titoli finlandesi. Questi hanno venduto 2,6 milioni di biglietti (il 29,5% del totale) superando anche il record del 2012 (2,4 milioni di biglietti) e ottenendo così il miglior risultato dal 1970.

Anche nei 5 mercati principali si registra un incremento particolarmente lusinghiero: è quello della Germania dove, secondo i dati diffusi dalla FFA, gli spettatori sono stati 139,2 milioni, in crescita del 14,3% rispetto al 2014. Con questo balzo la Germania torna ad un livello che dopo il 2009 non aveva più raggiunto.

 

UK, i film homemade gonfiano le file ai botteghini

Al di sopra della media è anche il tasso di crescita del Regno Unito (9,2%). Una delle ragioni di questo risultato (oltre 14 milioni di spettatori in più rispetto all’anno precedente) è il successo dei film “homemade” tra cui Second Best Exotic Marigold Hotel (Ritorno al Marigold Hotel), Suffragette, Spectre – l’ultimo 007 – e The Lady in the Van.

Molto bene anche Star Wars di cui si è apprezzato il lato ‘British’ benché non fosse un film UK, ma è stato girato nei leggendari Pinewood Studios.

La Spagna, che cresce del 1,2%, cioè meno della media, ottiene però il primo incremento dopo la serie negativa iniziata nel 2005.

Tra i 5 maggiori mercati dell’Europa Occidentale risulta in controtendenza la Francia che perde l’1,4% degli spettatori, ma che si conferma come il mercato più importante d’Europa mantenendosi ben al di sopra della soglia dei 200 milioni. A pesare sul risultato è stato il calo di spettatori dei film nazionali, rispetto ad un 2014 davvero eccezionale.

Mantengono una sostanziale stabilità il mercato olandese (-0,2%), che ormai dal 2011 si colloca tra i 30 e 31 milioni di spettatori, e quello del Liechtenstein, che conferma i suoi 19 mila spettatori.

Segnali più positivi vengono da Lussemburgo (+15%), Svizzera (+11,3%), Grecia (+9,3%) e Norvegia (+8,6%), tutti territori che crescono più della media dell’Europa Occidentale.

Crescite meno marcate si registrano in Irlanda (+5,6%), Austria (+4,9%), Svezia (+4,6%) e Islanda (+2,8%).

Benché non siano ancora disponibili cifre ufficiali complessive, anche la stima per il Belgio è al rialzo. Tuttavia, si può già dire che i film fiamminghi hanno ottenuto nel 2015 un positivo risultato di pubblico.

 

Crescita eccezionale per l’Estonia

In Europa Centrale e Orientale e nel Bacino del Mediterraneo, se complessivamente la situazione è positiva, si segnalano delle leggerissime flessioni nei due mercati numericamente più importanti: la Russia (-0,2%) e la Turchia (-1,5%). Si tratta comunque di territori che negli ultimi anni sono stati i protagonisti delle più elevate crescite di spettatori in tutto il Continente. Peraltro, nonostante il lieve calo delle presenze, gli incassi registrati sia in Russia sia in Turchia – se calcolati in moneta nazionale – risultano in crescita rispettivamente dell’1,9% e del 4%.

Sul fronte degli incrementi di presenze, si registrano livelli eccezionali in Estonia (19,0%), Romania (18,0%) e Ungheria (18,3%). Tassi di crescita superiori alla media si riscontrano anche nella Repubblica Ceca (12,1%), in Slovacchia (11,4%), in Polonia (10,7%), in Bulgaria (6,9%), in Slovenia (6,3%), Cipro (5,9%) e in Croazia (3,9%). Più contenuti gli incrementi in Lituania (3,0%) e in Lettonia (2,0%).

Europa, terzo mercato del mondo con 36 mila schermi digitali

Nel corso del 2015 gli schermi digitalizzati hanno continuato ad aumentare: le prime statistiche disponibili mostrano che l’Europa inizia il 2016 con 36.200 proiettori digitali, circa il 95% del totale, con un incremento rispetto al 1° gennaio 2015 del 6%.

Gli schermi digitali nel mondo al 1° gennaio

MediaSalles-Schermi

Nei 12 mesi del 2015, in alcuni degli ormai pochi paesi che ancora non hanno digitalizzato la totalità degli schermi, si è verificata una netta accelerazione della conversione alle nuove tecnologie. E’ questo il caso di un grande mercato come la Turchia, che è passata da un tasso di digitalizzazione del 55% ad oltre l’80%, con una crescita particolarmente significativa soprattutto nel primo semestre del 2015. Un aumento analogo si è verificato anche in un mercato di minori dimensioni come la Lettonia, che è passata dal 69% ad oltre il 90%. Pure l’Estonia ha registrato un rilevante crescita: gli schermi digitali che all’inizio del 2015 rappresentavano il 49% sfiorano adesso il 70%. A questo livello si colloca ora la Grecia, mercato dove all’inizio del 2015 i proiettori digitali erano stati installati nel 46% degli schermi.

Tra i sei maggiori mercati del Continente, la Russia (circa 99,9%), seguita a ruota da Italia (circa 97%) e Spagna (circa 92%), si è ormai praticamente allineata a Francia, Regno Unito e Germania, che già vantavano un tasso di digitalizzazione pressoché totale.

In sintesi con i suoi 36.200 schermi digitali, l’Europa rappresenta il terzo mercato mondiale dopo il Nord America, che conta circa 43.000 proiettori digitali, e l’area dell’Asia e del Pacifico balzata, nel corso del 2015, in testa con oltre 46.000 unità.