Il commento

Cinema, ANICA: ‘Bene la nuova legge. Adesso le norme attuative’

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Francesco Rutelli, Presidente di ANICA, ricorda che l’obiettivo è di rendere la legge pienamente operativa con l'inizio del nuovo anno.

Momento importante per l’industria cinematografica italiana che ha la possibilità di guardare al futuro con più serenità dopo l’approvazione definitiva della nuova Legge su Cinema e audiovisivo, passata alla Camera con 281 voti a favore, 97 no e 17 astenuti. Contrari Sel e M5S, Fdi e Lega si sono astenuti.

Il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha ringraziato i deputati per aver “consentito un esame celere di questo testo che sarà in vigore già da gennaio 2017″.

“Si tratta di una legge – ha spiegato Franceschini – che mette a disposizione più risorse al settore in maniera automatica e pone fine alla discrezionalità”.

“Una riforma storica, attesa da 40 anni”, l’ha definita la deputata del Pd Lorenza Bonaccorsi, relatrice in Aula del Ddl, sottolineando come metta “il nostro Paese tra le realtà internazionali più avanzate in questo settore”. “I fondi per il cinema passano a 400 milioni all’anno, con un aumento del 60% rispetto a prima. Il sistema cinematografico avrà finalmente certezza delle risorse, automatismi nei finanziamenti che chiudono la stagione della discrezionalità di assegnazione, oltre alle agevolazioni per gli investimenti in cinema e sale storiche”, ha specificato, aggiungendo come un occhio di riguardo sarà riservato ai “nuovi talenti, ai giovani autori, alle startup, alle opere prime e seconde” e alle scuole, alle quali sarà destinata una parte del fondo.

Grande la soddisfazione del presidente dell’ANICA, Francesco Rutelli, che ha dichiarato: “Il Governo e il Parlamento hanno mantenuto i loro impegni, e meritano il plauso di tutti coloro che credono nel cinema e nell’audiovisivo come forze trainanti della creatività e delle capacità produttive nazionali”.

“La legge – ha proseguito Rutelli -, fortemente voluta dal Ministro Franceschini e su cui si è impegnato personalmente il Premier Renzi, è la prima ‘legge di sistema’, attesa da decenni. Si conclude oggi il primo tempo di questa partita; da domani, inizia il secondo tempo: quello delle norme attuative, perché tutto il sistema funzioni con efficienza e trasparenza. Obiettivo è di rendere la legge pienamente operativa con l’inizio del nuovo anno”.

Francesca Cima, presidente dei produttori ANICA, ha osservato: “Siamo grati a questo Governo e al Parlamento per aver creduto nell’industria creativa dell’audiovisivo, approvando una legge molto innovativa che esce definitivamente dalla logica assistenziale e si rivolge invece a un’industria dinamica e matura, mettendo in atto un vero e proprio investimento strategico per il paese. Noi produttori siamo pronti ad assumerci le responsabilità che richiede la legge stessa, con i suoi sistemi automatici e virtuosi di sostegno, per gestire al meglio le risorse disponibili anche e soprattutto in un’ottica di sviluppo europeo e internazionale.”

Per Andrea Occhipinti, presidente dei distributori ANICA, “è un evento importantissimo per il settore e per il paese. L’audiovisivo raccoglie al suo interno l’industria, l’artigianato e la cultura. Questa legge può essere una svolta per la produzione nazionale e per la sua affermazione e crescita in Italia e nel mondo. A nome dei distributori, un grazie al Governo e al Parlamento per aver sostenuto con convinzione l’industria creativa italiana”.

Ranieri de’ Cinque, presidente delle Industrie Tecniche dell’ANICA, ha concluso, commentando: “Siamo molto contenti per i nuovi strumenti che la legge definisce a sostegno delle industrie tecniche. L’introduzione del tax credit per le tecniche e i contributi per la digitalizzazione sono motori importanti per la reindustrializzazione del comparto”.

“Grande apprezzamento” anche da parte di Rai Cinema. “Si tratta di una legge organica e di sistema”, ha detto l’ad Paolo Del Brocco, “che promuove lo sviluppo industriale di tutte le componenti del comparto. Una legge attesa da molti anni, che è strategica e funzionale alla crescita della produzione culturale del Paese”.

Soddisfazione per l’approvazione della legge sul cinema anche da parte degli esercenti, con i presidenti di Anec, Luigi Cuciniello, e di Anem, Carlo Bernaschi, che in una nota hanno espresso “forte apprezzamento per il lavoro svolto dal governo, il ministro Franceschini su tutti, dalle relatrici Di Giorgi e Bonaccorsi e dalla Direzione Generale Cinema per dare a tutto il sistema una legge nel più rapido tempo possibile”.

“Ci fa piacere anche notare che il Cinema è davvero un settore che unisce le forze politiche: in entrambe le votazioni, le opposizioni hanno – per la maggior parte – votato insieme alla maggioranza. Adesso ci attende il lavoro sui decreti attuativi per costruire nuovi e più efficaci strumenti con i quali contribuire a dare una svolta, creando prospettive di nuovi investimenti per lo sviluppo dell’offerta di cinema in Italia”.

La legge – ricordano Anec e Anem – prevede tra l’altro “un piano straordinario, nei prossimi cinque anni, per il potenziamento dell’esercizio cinematografico e per la costruzione di nuove sale, che si confermano vero e proprio luogo di aggregazione e rivalutazione delle città italiane. Con questa legge, di ampio respiro, si prevede anche un cambiamento nel funzionamento del tax credit, collegandolo a criteri premiali”.

Secondo Carlo Fontana, presidente dell’Agis, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, la rapida approvazione “permetterà inoltre l’entrata in vigore dei decreti attuativi in tempi rapidi”.

Adesso partono i lavori per i decreti attuativi in modo da rendere operativa la nuova legge dall’inizio del 2017.