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CIE 3.0, l’abbiamo provata: veloce come SPID. E funziona anche come firma elettronica

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Abbiamo usato la Carta d'identità elettronica per accedere ai servizi online della PA: funziona come SPID. È sicura e veloce. Inoltre, consente anche la firma elettronica avanzata. La nostra guida.

Chi scrive ha richiesto la carta d’identità elettronica (CIE), nonostante avesse quella cartacea in scadenza nel 2027. Con la scusa del deterioramento, è tra le motivazioni per averla oltre a smarrimento o furto oppure partire da 180 giorni prima della scadenza, ho tra le mani la CIE 3.0. 

Non vedevo l’ora. 

L’ho richiesta per “testarla” online, per vedere come “compete” con SPID e poi anche perché nei prossimi anni sarà utile per attivare l’IT Wallet, il portafoglio digitale in cui avere la patente di guida, la tessera sanitaria fino all’abbonamento per i mezzi pubblici e ai biglietti di viaggio.

CIE 3.0, l’abbiamo provata: veloce come SPID

Allora, abbiamo provato ad accedere ai servizi online di Inps e Agenzia dell’Entrate con la carta d’identità elettronica e abbiamo riscontrato che è veloce come SPID. E sicuro.

Basta inquadrare il QR Code con l’app CieID e digitare una sola password, se invece è stato attivato il riconoscimento facciale non è necessario digitare nessuna password. L’accesso ai servizi online è davvero immediato.

Come si fa?

Per usare ora la CIE con queste ultime novità e quindi come SPID, occorre attivare questa funzione dal sito www.cartaidentita.it anche subito dopo la richiesta di rilascio del documento.

Per usare ora la CIE con queste ultime novità e quindi come SPID, occorre attivare questa funzione dal sito www.cartaidentita.it anche subito dopo la richiesta di rilascio del documento.

La Carta d’Identità Elettronica si usa in modo facile come Spid, il nostro videotutorial

La Carta d’identità elettronica usata anche come Firma Elettronica Avanzata

La carta d’identità elettronica può essere utilizzata anche come dispositivo di firma elettronica avanzata (FEA) per firmare documenti elettronici, ma solo se sono in PDF o .P7M (un file che predispone una firma digitale).

Sul sito della carta d’identità elettronica, si legge, che sono attualmente disponibili due modalità di firma:

  • “Desktop” – la firma elettronica avviene mediante un computer a cui è collegato un lettore di smart card NFC o contactless per la lettura della CIE, previa installazione del “Software CIE”.
  • “Mobile” – l’utente appone una firma elettronica mediante uno smartphone dotato di interfaccia NFC e dell’app “CieSign” (disponibile su Google Play e App Store).

Noi abbiamo provato la modalità da smartphone con l’app CieSign. Dopo averla scaricata e associata la propria CIE, l’applicazione ti consente di scrivere la propria firma grafica e memorizzarla. Da questo momento in poi è possibile apporla sui documenti, apribili direttamente dall’app. Una volta terminata l’operazione, il file può essere inviato con i diversi metodi di condivisione. L’app stessa consente anche di verificare la firma.

Provateci anche voi, seguendo il videotutorial ufficiale

Invece non abbiamo provato la modalità da desktop, perché occorre avere con sé un lettore di smart card NFC o contactless.

La firma con CIE è regolamentata dalla normativa italiana, ma purtroppo non tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a riconoscerla.

Su quest’ultimo aspetto paradossale, abbiamo realizzato questo video con appello al Governo:

Con la CIE anche la firma elettronica avanzata. Ma non è accettata da tutte le PA, perché? L’appello al Governo

La FEA può dunque essere usata in qualsiasi contesto, fatta eccezione per la sottoscrizione dei particolari atti indicati ai punti da 1 a 12 dell’art. 1350 c.c. – come ad esempio le transazioni immobiliari – per i quali il legislatore richiede necessariamente una firma elettronica di più alto livello ossia la firma elettronica qualificata (FEQ).