Internet economy

ChinaEU: Luigi Gambardella, ‘In Cina la Silicon Valley del futuro’

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Intervistato dalla CCTV, il Presidente Gambardella punta sulla cooperazione economica tra Bruxelles e Pechino: “La Cina sarà la Silicon Valley del futuro, qui nascono migliaia di startup al giorno”.

La Cina sarà presto il Paese leader nel 5G. E’ quanto affermato da Luigi Gambardella, Presidente di ChinaEU, intervistato dalla CCTV in occasione della plenaria del parlamento cinese. L’economia del grande Paese asiatico continua a crescere e si fa sempre più forte la cooperazione con l’Unione europea sul tema delle infrastrutture.

Un evento politico ed economico di rilievo internazionale, perché è l’occasione di comprendere quale sarà la strada su cui vuole muoversi il gigante asiatico per i prossimi anni. “In particolare è importante comprendere quali strategie industriali Pechino intende adottare per lo sviluppo della rete di Internet, per la nascita dell’industrial Internet o ‘Internet +’, per l’economia digitale, il 5G e la stessa green economy, settore emergente con un elevato potere attrattivo per gli investitori, grazie al quale saranno creati molti nuovi posti di lavoro e avremo modo di mitigare il nostro impatto sull’ambiente”.

In Cina ogni giorno nascono 13 mila nuove startup e molte di queste sono attive nel campo delle tecnologie di nuova generazione”, ha affermato Gambardella. “Grandi potenzialità di crescita ed ingenti investimenti stanno facendo della Cina la nuova Silicon Valley”.

In un contesto mutevole come quello attuale, l’Europa deve essere pronta a cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale e allo stesso tempo collaborare in maniera più stretta con Pechino per affrontare le sfide che ci si pongono davanti, in termini di scambi di esperienze, di giovani imprenditori europei e cinesi pronti a lavorare indifferentemente nell’Ue come in Asia, di condivisione di buone pratiche e conoscenze, di creazione di nuove imprese.

Siamo stati tra i primi con ChinaEU a sostenere con forza l’importanza della sinergia tra il piano Juncker per l’Europa e il piano ‘Belt & Road’ – ha spiegato Gambardella – perché in entrambe le iniziative sono rivolte alle infrastrutture, allo sviluppo del terziario e inoltre sono perfettamente complementari”.

Il programma “One Belt, One Road” è la combinazione tra il progetto di corridoio terrestre previsto dal “Silk Road Economic Belt”, e quello marittimo denominato “Maritime Silk Road”. Due strumenti che Pechino ritiene strategici per la crescita economica e lo sviluppo non solo tecnologico del Paese.

Una specie di grande visione e allo stesso tempo un sogno, che il Governo cinese porta avanti da tempo: “Noi europei non sogniamo più, qui in Cina invece avete ancora modo di farlo e questa è una fortuna. Il progetto ‘One Belt, One Road’ porta con se un grande piano di investimenti e tra i suoi punti essenziali c’è proprio un più stretto legame tra Europa e Cina”.

L’Associazione ChinaEU da due anni si adopera per lo sviluppo dei rapporti commerciali tra Europa e Cina focalizzati in particolare nel settore digitale, del 5G e dell’Internet economy, proponendo progetti e facilitando scambi , con lo scopo di rafforzare il legame tra Bruxelles e Pechino e promuovere la cooperazione economica.