L'alleanza

ChinaEU al CeBIT: ‘La Cina è il futuro dell’Europa’

di Redazione |

La Germania e l'Unione Europea nel suo complesso scommettono sulla Cina come motore di crescita del settore IT. Più di 600 le aziende cinesi al Cebit di Hanover.

La tecnologia è al centro dei piani di crescita della Cina e molti credono che Pechino diventerà il motore dello sviluppo globale negli anni a venire. La pensa così ChinaEU, e di certo sul successo della Cina scommette molto il settore IT tedesco: la Cina è infatti stata scelta come Paese Partner ufficiale per CeBIT 2015, aprendo la strada a più di 600 aziende cinesi che prendono parte alla kermesse tecnologica con grandi nomi come ZTE, Alibaba, Xiaomi, Lenovo, Hisense, Neusoft, Huawei e Datang Telecom.

“La Cina non solo è il maggior partner commerciale della Germania, ma è anche il partner più importante per lo sviluppo di tecnologie sofisticate“, ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel.

Nel corso della fiera, le aziende cinesi presenteranno le loro tecnologie e e i servizi più innovativi nei settori delle telecomunicazioni, di Internet mobile, Internet delle cose, big data, smart cities e di e-commerce. Tutte soluzioni di cui l’Europa sarà in grado di trarre beneficio un domani, allo stesso modo in cui già oggi le  aziende europee stanno traendo vantaggio dalla collaborazione con Alibaba.

“Quando sono arrivato al CeBIT 14 anni fa, il mio sogno era quello di portare il commercio tradizionale online. I rivenditori vecchio stampo mi vedevano come una minaccia. Ora, attraverso Alibaba, molte aziende cinesi sono in grado di espandere le loro attività all’estero e le imprese straniere sono incoraggiate ad utilizzare la piattaforma per sfruttare il più grande mercato di e-commerce nel mondo”, ha detto il fondatore di Alibaba Jack Ma alla cerimonia di apertura.

Gli fa eco il vice premier cinese Ma Kai: “Abbiamo bisogno di una mente aperta per portare avanti la cooperazione e lo sviluppo tra la Cina e la comunità internazionale. La Cina ad ogni modo è pronta.”. A livello istituzionale, grazie all’EU-China Policy Dialogue Support Facility, l’UE e la Cina hanno avviato una cooperazione forte e solida, inaugurando la seconda fase del progetto EU-China Smart Cities, con particolare attenzione allo sviluppo congiunto di soluzioni smart cities tra aziende ICT europee e cinesi.

ChinaEU è stato istituito dall’industria cinese e europea al fine di tradurre le opportunità di business e cosi rendere possibili, da questa cooperazione istituzionale, l’attuazione d’iniziative concrete e d’investimenti.

Al CeBIT 2015, ChinaEU ha sottolineato che l’Internet delle cose (IoT) è uno dei settori più promettenti. Con più di 55 miliardi di oggetti on-line previsti entro il 2020, ci si aspetta che l’Internet delle cose porti avanti la rivoluzione industriale, trasformando tutti gli aspetti della società e dell’economia, tra cui la produzione, la logistica, l’agricoltura, le case, i trasporti e la gestione del traffico, le comunicazioni e la medicina.

L’accordo tra Deutsche Telekom e China Mobile -firmato lo scorso ottobre- per una joint venture per lo sviluppo di auto connesse nel paese del sol levante, è un ottimo passo in questa direzione.

Lei Jun, fondatore dell’azienda Xiaomi, ha invece presentato la strategia futura della startup  “In soli cinque anni, Xiaomi è diventato un leader mondiale nel settore smartphone. Ora, vogliamo diventare il più grande fornitore di dispositivi connessi a Internet, consentendo agli utenti di controllare in remoto ogni apparecchio con un’applicazione -sviluppata da Xiaomi- sul proprio smartphone.”

 

D’altro canto, Yang Yanyi, capo della missione cinese presso l’UE, ha dichiarato: “Noi sosteniamo con forza l’obiettivo di ChinaEU di promuovere un dialogo costruttivo e più profondo tra la Cina e l’Europa in tecnologia e innovazione. Questi due settori sono al centro della politica industriale della Cina, che è concentrata nella qualità  della crescita. Spero che questa piattaforma  possa agevolare ulteriormente gli scambi e la cooperazione tra le parti interessate in Cina e in Europa, e non vedo l’ora che si materializzino dei risultati concreti nel prossimo futuro.”

Il nuovo piano d’investimenti UE, volto ad attirare investimenti privati ​​per un totale di 315 miliardi di euro per l’economia europea, offre un’ulteriore opportunità per l’Unione europea e la Cina per ottenere risultati consistenti in ambito digitale e tecnologico. Xiao Ming, Presidente di ZTE Europa e Vice-Presidente di ZTE globale, vede questo piano in una luce molto positiva: “Molte istituzioni finanziarie cinesi sono interessate a finanziare progetti innovativi in ​​Europa, approfittando della garanzia dell’Unione europea. ZTE è un’entusiasta sostenitrice del Piano Juncker e intende svolgere un ruolo di primo piano nella valorizzazione della connettività nelle regioni europee meno raggiunte, così come nella proliferazione delle smart cities e smart energy project”.