Il provvedimento

Chiamate moleste: Ddl Concorrenza ancora fermo ai box. Se ne riparla a febbraio?

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Il Ddl Concorrenza, che contiene misure più stringenti di contrasto al telemarketing selvaggio, non è stato ancora calendarizzato al Senato.

Il Ddl Concorrenza, che contiene fra le altre cose misure di contrasto più stringenti contro il telemarketing selvaggio, è una delle priorità del Governo Gentiloni, ma per ora resta fermo ai box almeno fino al 2 febbraio, come si evince dal calendario dei lavori al Senato.
Il provvedimento, da quest’estate all’esame della commissione Industria al Senato, a questo punto potrebbe tornare in agenda a febbraio, una volta superato lo scoglio politico di domani, quando la discussione della Corte Costituzionale sulle eccezioni di costituzionalità sollevate sulla legge elettorale, il cosiddetto Italicum.

Nel frattempo, secondo quanto riferito da Public Policy, sul Ddl Concorrenza si terrà mercoledì un incontro tra Governo e maggioranza. La riunione, già programmata per la settimana scorsa, tra il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, i capigruppo di maggioranza Camera e Senato, i relatori e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda era stata rinviata per impegni improvvisi del ministro.

Dopo il via libero del Senato, il Ddl Concorrenza dovrà tornare alla Camera per l’ok definitivo, a questo punto a oltre due anni dal suo varo in Consiglio dei Ministri a febbraio 2015.

Dopo il via libero del Senato, il Ddl Concorrenza dovrà tornare alla Camera per l’ok definitivo, a questo punto a oltre due anni dal suo varo in Consiglio dei Ministri a febbraio 2015.

Il provvedimento contiene, fra le altre cose, norme stringenti per contrastare il telemarketing selvaggio, con la proposta di ampliare il raggio d’azione del registro delle opposizioni (gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni) a tutte le numerazioni non presenti in elenco, soprattutto quelle mobili prese di mira in maniera troppo spesso indiscriminata da campagne commerciali sempre più aggressive.

Un altro emendamento presente nel Ddl Concorrenza riguarda l’azzeramento di tutti i consensi per l’uso del numero di smartphone concessi (troppo spesso con leggerezza da parte dei consumatori), con un azzeramento totale del sistema caldeggiato dal Garante Privacy.

Proposte di legge per contrastare il telemarketing selvaggio sono state avanzate, in separata sede e scorporate dal Ddl Concorrenza, dalla senatrice Bonfrisco (Cor), dalla senatrice Pezzopane (Pd) e dal deputato Quaranta (Sel).

Ma la soluzione più rapida per mettere finalmente mano al problema delle chiamate commerciali moleste era stata individuata proprio nel Ddl Concorrenza.
Nel frattempo, la Commissione Ue per combattere il fenomeno ha proposto l’istituzione di prefissi speciali per individuare le chiamate commerciali.