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ChatGPT “nuovo consulente”? McKinsey ha licenziato 5mila dipendenti negli ultimi 18 mesi

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McKinsey, colosso globale della consulenza, ha tagliato oltre il 10% della propria forza lavoro negli ultimi 18 mesi: circa 5mila dipendenti su una base complessiva di 45.000. È la più drastica ristrutturazione nei quasi cento anni di storia della società.

McKinsey, colosso globale della consulenza, ha tagliato oltre il 10% della propria forza lavoro negli ultimi 18 mesi: circa 5.000 dipendenti su una base complessiva di 45.000. È la più drastica ristrutturazione nei quasi cento anni di storia della società.

Il management ha giustificato la scelta come parte di un più ampio processo di trasformazione digitale e riorganizzazione interna, anche per far fronte a pesanti controversie legali. Ma a far discutere è stata soprattutto la reazione di Vijay Shekhar Sharma, fondatore della fintech indiana Paytm.

In un tweet ironico, Sharma ha scritto:“C’è un nuovo consulente in città”, accompagnando la frase con un’immagine di ChatGPT. Una battuta, certo, ma carica di significato: l’AI generativa, oggi in grado di analizzare dati complessi, sintetizzare scenari e proporre soluzioni strategiche, sta minando le fondamenta di settori ad alta intensità cognitiva come la consulenza aziendale.

McKinsey e non solo: la pressione dell’AI e l’espansione algoritmica

Mentre McKinsey taglia, la rivale Boston Consulting Group assume: +10% nel personale. Un contrasto che suggerisce strategie divergenti, ma anche la possibilità che l’automazione non impatti tutte le realtà nello stesso modo o con la stessa intensità. Tuttavia, la tendenza è chiara: l’AI, in particolare quella offerta da player come OpenAI, Google, Microsoft, Anthropic e xAI, sta trasformando profondamente le aspettative e le esigenze del mercato.

Il caso di Salesforce: meno assunzioni grazie all’automazione

Un altro segnale di svolta arriva dal mondo del software. Salesforce, una delle più grandi aziende tech a livello globale, ha annunciato una riduzione significativa nel fabbisogno di nuove assunzioni nei ruoli tecnici e di supporto. A fare il lavoro, sempre più spesso, è l’AI.

L’azienda impiega sistemi di intelligenza artificiale per automatizzare una vasta gamma di processi: sviluppo software, customer support, gestione dei clienti. Questi strumenti non solo aumentano l’efficienza, ma riducono drasticamente la necessità di espandere i team tradizionali. Una dinamica che ridisegna l’organizzazione interna, spingendo verso strutture più snelle e automatizzate.

Sebbene Salesforce evidenzi i benefici dell’automazione, emergono numerose criticità. L’adozione massiva dell’AI sta già marginalizzando professionalità consolidate, senza offrire alternative pronte all’uso. La transizione solleva interrogativi sulla sostenibilità sociale di questo modello e sulle nuove forme di esclusione che potrebbe generare.

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